In parlamento

Omeopatia: cresce il business ma è necessario superare i tabu

L’omeopatia arriva in Parlamento. È stata presentata questa mattina dal presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga, ai membri delle commissioni Affari Sociali della Camera e Sanità del Senato, la ricerca commissionata ad Emg Acqua dall’associazione delle aziende produttrici e distributrici di farmaci omeopatici in Italia. «Questo nostro lavoro - ha spiegato Gorga - offre uno spaccato sui comportamenti, gli usi e le tendenze degli italiani nei confronti di un settore che, nonostante la crisi, continua a crescere. Stiamo parlando di 8 milioni di italiani che utilizzano i nostri prodotti almeno una volta all’anno. Con l’appuntamento di oggi vogliamo chiedere alla politica e alle istituzioni una maggiore attenzione al settore e ai suoi, molti, utilizzatori. Basta considerare l’omeopatia un argomento tabu, una pratica medica da seguire in segreto. Stiamo parlando di una disciplina parificata alle medicine tradizionali dall’Oms ma che nel nostro Paese è ancora molto discussa».

In Senato, ha ricordato Omeoimprese, è depositato il testo di una legge che aiuterebbe a regolamentare definitivamente la formazione in medicina omeopatica «perché episodi di malasanità, che non dipendono dall’omeopatia bensì da scelte più o meno consapevoli di un medico, non siano più fatti di cronaca. Occorre che si velocizzi l’iter di approvazione, nell'interesse della salute di milioni di italiani di cui Omeoimprese, oggi, si fa portavoce».
Per Filippo Fossati (Pd) «in questa legislatura abbiamo già risolto l’annoso problema delle modalità e dei prezzi di registrazione dei farmaci omeopatici, adesso è il momento di dare a questa medicina complementare, cui si rivolgono milioni di cittadini, un ruolo più certo e regolato nel sistema nazionale delle cure».


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