In parlamento

Concorrenza amara e farmacie nel cassetto: Mucchetti (Pd) striglia il Governo (che non sa come fare) sull’impasse

di r.tu.

Piccola e breve storia della mini seduta di ieri in commissione industria al Senato sul Ddl concorrenza con le beghe di farmacia annese. Il presidente Mucchetti (Pd) striglia il Governo per il silenzio e il ritardo («ma come? e quel che dite sui tempi nel programma nazionale riforme del Def?», e «quei benedetti rispami previsti?») e il sottosegretario Gentile (al Mise) poverino non sa che pesci pigliare. Assicura perfino che se ne farà interprete la super ministra delle Riforme e per i rapporti col Parlamento, l'ormai mitica Maria Elena Boschi, assurta a madre costituente (referendum permettendo). Intervengono in tanti, si lamentano. Ma tutto resta com'è. No ministro, no party. Fino a dopo le elezioni. E l'iter previsto salta come un tappo. L'avevamo ampiamente annunciato.

Ecco di seguito il dibattito di ieri. Per la cronaca, durato 15 minuti, la mattina dalle 8.20 alle 8.35.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio
)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 27 aprile.
Il presidente MUCCHETTI rinnova al Sottosegretario la richiesta di informazioni sulle intenzioni del Governo in merito al seguito dell'esame del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, ricordando come sia stato lo stesso Governo a chiedere in precedenti occasioni alla Commissione di sospenderlo, in attesa della nomina del nuovo Ministro dello sviluppo economico, che a tutt'oggi non è ancora intervenuta.
Manifesta, anche a nome di tutta la Commissione, la più viva preoccupazione per la situazione di stallo che si è determinata, non imputabile in alcun modo alla Commissione stessa, paventando il rischio di ulteriori ritardi connessi all'approssimarsi delle elezioni amministrative.
Se, come sostiene il Governo, dal provvedimento sono attesi rilevanti effetti positivi sull'economia e se, come affermato nel Documento di Economia e Finanza 2016 nel Programma Nazionale di Riforma "si punta all'approvazione definitiva del Parlamento entro giugno 2016", non si può rinunciare troppo a lungo a proseguirne l'iter venendo meno, così, alle aspettative ingenerate e compromettendo la reputazione del Paese a livello europeo.
Ribadisce la stima e la considerazione per il sottosegretario Gentile, ma ritiene sia dovere del Parlamento e, per quanto di competenza, della Commissione industria, suonare un campanello d'allarme.
Il sottosegretario GENTILE, nel raccogliere la giusta sollecitazione della Commissione, assicura che se ne farà portavoce in seno al Governo, in primo luogo con il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, rilevando come egli avesse valutato possibile che la nomina del Ministro dello sviluppo economico potesse intervenire in una data precedente a quella odierna. Chiede scusa a nome del Governo e, nel ringraziare la Commissione per la pazienza dimostrata in questa situazione di difficoltà oggettiva, assicura che solleciterà nel Governo, al più alto livello, l'individuazione di una soluzione che consenta la ripresa dell'esame del disegno di legge n. 2085 - per il quale, peraltro, rimanevano pochi nodi ancora da sciogliere - che si augura possa avvenire al più presto, data anche l'importanza delle misure oggetto del disegno di legge stesso.
Il senatore TOMASELLI (PD), relatore, esprime anche a nome dell'altro relatore, senatore Luigi Marino, comprensione per le difficoltà del momento e ricorda come la sospensione dei lavori della Commissione sul disegno di legge n. 2085 sia stata decisa per rispetto istituzionale nei confronti del Governo e su sollecitazione dello stesso. Dopo aver espresso l'auspicio che il nuovo Ministro dello sviluppo economico venga nominato al più presto, egli invita il Governo, ove così non fosse e considerato l'avanzato stato di esame del provvedimento, a valutare l'opportunità di riprendere in ogni caso i lavori, dichiarando sin d'ora la piena disponibilità dei relatori a proseguire nell'esame del disegno di legge anche nei prossimi giorni.
Il senatore DI BIAGIO (AP (NCD-UDC)), pur consapevole dell'attuale momento e delle circostanze che hanno portato a una pausa dell'esame del disegno di legge n. 2085, si unisce alle parole di sollecitazione al Governo espresse dal Presidente e dal senatore Tomaselli. Inoltre, anche in considerazione dell'importanza del provvedimento e dell'attenzione che ad esso rivolgono tutti i soggetti interessati, a nome del proprio Gruppo esprime l'esigenza che la Commissione possa proseguire al più presto il lavoro proficuamente iniziato.
Il senatore PERRONE (CoR) concorda con il senatore Di Biagio.
Il presidente MUCCHETTI (PD) ringrazia il sottosegretario Gentile per la sua presenza e ribadisce l'esigenza di portare a compimento l'esame del disegno di legge n. 2085. Sottolinea inoltre come la Commissione non possa non sollecitare, ove il nuovo Ministro dello sviluppo economico non sia nominato al più presto, un fattivo esercizio dell'interim che consenta il compimento di atti e l'adozione di provvedimenti che costituiscono attuazione di decisioni e scelte legislative del Parlamento.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 8,35.


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