In parlamento

Dopo di noi verso il traguardo a Montecitorio

di L.Va.

Si è svolta per tutta la mattinata in Aula alla Camera la discussione sul testo unificato del cosiddetto “dopo di noi”, approvato dal Senato in prima lettura il 26 maggio scorso, con le proposte di legge sulle Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Si tratta del secondo esame di Montecitorio per il provvedimento che colma una grave lacuna normativa, ma innanzitutto sociale e assistenziale, per il futuro delle persone con disabilità. Con gli emendamenti passati in Senato, è stato introdotto il rispetto della volontà del disabile o dei genitori, minimizzando l'ipotesi di ricovero in strutture specializzate ai casi estremi. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta, ma si conta di chiudere in settimana, se non saranno apportati cambiamenti.

Per questa legge è stato istituito un Fondo presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali con una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, di 38,3 milioni di euro per il 2017 e di 56,1 milioni di euro per il 2018.

Argentin (Pd), dimostra la nostra attenzione per le famiglie dei disabili gravi
«La legge per l'assistenza delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare dimostra la grande attenzione del Pd nei confronti delle persone più fragili. È una legge di supporto alle famiglie che punta a dare serenità a quei genitori che hanno fatto molti sacrifici nel corso della loro vita. Questa bella pagine di politica la possiamo scrivere grazie all'impegno del governo e in particolare del presidente Renzi che ha deciso di aprire un capitolo di bilancio con 180milioni di euro per il dopo di noi. È un segno concreto di attenzione e di cambiamento che niente ha a che fare con la politica becera che fanno in tanti per il solo gusto di dire no. Per questo ho scelto di stare nel Pd».
Lo ha dichiarato oggi in Aula Ileana Argentin (Pd), tra le prime firmatarie durante la discussione della legge sul “Dopo di noi”.

Nei diversi passaggi istituzionali del testo, in cui sono state inserite correzioni sostanziali all’impianto iniziale, è rimasta inalterata l’opposizione del Movimento 5 Stelle che accusa l’impianto generale della norma, soprattutto per la parte che riguarda la destinazione delle risorse per sostenere le detrazioni delle spese per le polizze assicurative o per costituire i trust finalizzati alla tutela dei disabili. Per i Cinquestelle, la legge sarebbe un regalo alle assicurazioni, ai privati e un’occasione mancata per quella popolazione disabile che non può permettersi di costituire trust o polizze.

Ma la parte più controversa appunto sui trust è già stata limata al Senato e il contestato articolo 6, che nel vecchio testo prevedeva esclusivamente l’ «istituzione di trust», nella nuova scrittura comprende anche «vincoli di destinazione e fondi speciali composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione», con i chiarimenti sulle modalità attuative, le relative esenzioni e le agevolazioni previste, con i dettagli per l'atto istitutivo e i trasferimenti di beni e diritti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA