In parlamento

Ecco la bozza del Dl farmaci. M5s: «Pay back inaccettabile sconto alle industrie»

Anteprima. Il decreto sul pay back su cui il Consiglio dei ministri ha dato il via libera lunedì scorso è ancora da limare, ma dovrebbe prevedere uno sconto del 10% sulla quota del ripiano 2013-2014 spettante alle industrie relativo allo sfondamento della spesa farmaceutica ospedaliera. Per quanto riguarda il payback 2015, lo sconto salirebbe invece al 20% . Intanto pubblichiamo in anteprima le bozze degli articoli del decreto su cui si sta lavorando in commissione Affari sociali, in attesa del visto finale. A breve le industrie dovranno corrispondere le cifre che saranno indicate dall'Aifa, poi le procedure si allungheranno per le verifiche finali, che dovranno in ogni caso concludersi entro settembre.

Opposizione netta nella discussione in commissione Affari sociali della Camera da parte dei deputati del Movimento 5 stelle che in una nota hanno chiarito la oro posizione di intransigenza rispetto ai provvedimenti:«Potrebbe essere anche superiore a 300 milioni lo sconto nei confronti delle aziende farmaceutiche che il Governo Renzi ha previsto con l'approvazione delle norme in materia di spesa sanitaria contenute in uno dei decreti legge approvati nel Consiglio dei ministri di lunedì 20 giugno. Una misura che assomiglia tanto a un regalo: ancora una volta questo governo si dimostra debole coi forti - le case farmaceutiche in questo caso - e forte coi deboli». Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali.
«In particolare, dalle bozze di decreto a disposizione (art. 21), risulta che il ripiano dello sforamento della spesa a carico delle imprese - anni 2013 e 2014 - sia pari al 90% dei valori derivanti dai flussi informativi disponibili. Percentuale che scenderebbe addirittura all'80% per il 2015, che presenta uno scostamento assoluto della spesa, rispetto ai tetti previsti per legge, di poco meno di 2 miliardi di euro». L’affondo del M5s prosegue: «Già nella legge finanziaria 2016 l'esecutivo era corso ai ripari scrivendo un comma, il 702, per evitare che le Regioni chiudessero i bilanci della sanità in perdita con seri rischi di commissariamento. Adesso arriva questo decreto, che sancisce l'inadeguatezza dei vertici dell'Aifa, già ampiamente dimostrata dalle continue bocciature del Tar Lazio, che nonostante il tanto tempo trascorso non è stata in grado di determinare con esattezza gli importi che le industrie del farmaco devono versare alle aziende sanitarie».
Ieri il Rapporto Osmed ha indicato un aumento della spesa farmaceutica di circa il 9% pari, a circa 30 miliardi di euro. «Insomma, è del tutto immotivato il regalo che ha previsto il consiglio dei Ministri. Anche per questo motivo il Movimento 5 Stelle chiede che non vengano effettuati sconti di nessun tipo per tutti gli anni in questione alle Regioni vengano versati gli importi corretti» concludono i deputati.


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