In parlamento

Di Maio e le lobby. Dei malati di cancro. Gaffe (con danno) pentastellata

di r.tu.

Come i petrolieri, gli ambientalisti e i pro-incerenitori. Si proprio loro. Di Maio paragona a quelle lobby i malati di cancro, e le loro associazioni. E scoppia la bufera politica. Di Maio spiega, si scusa, si giustifica, accusa il Pd di fare una tempesta in un bicchier d'acqua. «Sciacallo», è accusato tra l'altro. Intanto il grillino si scusa . Se bastasse. Quando il danno ai malati di cancro è fatto. Che orrore questa politica. A chiamarla politica. Dateci pace, please.

Ma andiamo con ordine
Luigi Di Maio, scrive un lungo post su Facebook per placare le polemiche seguite al suo incontrodel giorno prrma con una società di lobbying. Ma peggiora le cose parlando, ad un certo punto, di una non meglio precisata "lobby dei malati di cancro", elencata insieme a quelle degli "inceneritori" e degli "ambientalisti". Immediata la reazione sui social network e in Parlamento, dove deputati e senatori Pd, in particolare, hanno preso a bersagliare il dirigente M5s. Di Maio, in particolare, spiegando perché aveva accettato l'invito della società di lobbying, a un certo punto scrive: «Io non ce l'ho con le lobbies. Esiste la lobby dei petrolieri e quella degli ambientalisti, quella dei malati di cancro e quella degli inceneritori. Il problema è la politica senza spina dorsale, che si presta sempre alle solite logiche dei potentati economici decotti». Seguono commenti indignati daiPd. «Si scusi con i malati di cancro», è il minimo.

«Perdono, perdono, perdono...»
E seguono le scuse del deputato grillino dalla lingua troppo veloce. «Sono dispiaciuto che a causa delle mie affermazioni, strumentalizzate ad arte dal Pd, le associazioni dei malati di cancro siano finite in una becera polemica politica», aggiunge su FB. Nessun riferimento alle lobby farmaceutiche, Di Maio parlava proprio dei malati: «Sento di dover chiarire il senso delle mie parole e di un accostamento (“lobby degli inceneritori” e “lobby dei malati di cancro”) che può essere apparso infelice: in Parlamento ci sono portatori di interessi negativi, come quelli degli inceneritori, e portatori di interessi positivi, come quelli appunto delle associazioni dei malati di cancro, che devono poter dialogare con le istituzioni affinché il Parlamento approvi leggi a favore del loro diritto alla salute. Le loro sollecitazioni e indicazioni sono preziose per noi portavoce. Mi scuso se le mie parole sono risultate offensive». Patatatrac, che frittata pentastellata.

De Biasi (Pd), complimenti a Di Maio per sciacallaggio sui malati
«Ogni giorno una sorpresa da M5S e dal suo leader in pectore Luigi Di Maio: ora incontra le lobby e le vuole regolamentare. Faccio presente al vicepresidente della Camera che i malati di cancro non sono una lobby, ma persone che soffrono fisicamente e psicologicamente e che cercano di vivere con dignità in attesa che la scienza e la medicina possa riservare loro una vita migliore», le dure parole della combattiva senatrice Pd Emilia De Biasi , presidente della commissione Igiene e sanità. Che aggiunge: quello di Di Maio è «solo sciacallaggio».

Dirindin (Pd), Di Maio paragona malati di cancro a petrolieri
«I malati di cancro cercano, in tutti i Paesi, di accedere alle cure senza troppe difficoltà e si attivano per far valere i loro diritti, anche quando sono poveri e abitano nelle periferie del Paese. Spiace che Di Maio li paragoni ai petrolieri. Ci sono lobby che difendono i più deboli e lobby che fanno valere la forza dei più ricchi. Peccato che il M5S fatichi a capirlo». Così la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità, della minoranza Dem.

Gelli (Pd): che ne sa Di Maiodel dolore dei malati di cancro
«La polemica politica, lo scontro fra partiti, la dialettica parlamentare, hanno una linea di confine che non può essere in alcun modo superata, quella del rispetto e del decoro. Bene o meglio male, perché il vicepresidente della Camera Di Maio questa linea l'ha oltrepassata e con disonore. Nel giustificarsi in maniera maldestra per il suo incontro segreto con una società di lobbing, spiega che in Italia ci sono numerose lobby da affrontare, tra cui anche "quella dei malati di cancro". Ci piacerebbe molto sapere cosa intende dire Di Maio usando questa espressione. Ma cosa ne sa Di Maio del dolore, del senso di solitudine, dei bisogni, di persone e famiglie costrette a fare i conti con una terribile malattia. Perché utilizza anche questo dolore per le sue speculazioni politiche. Dal vicepresidente della Camera pretendiamo ora le scuse immediate per una frase che definire caduta di stile è un eufemismo», le parole di Federico Gelli, deputato renzianissimo e responsabile per la sanità del Pd.

Aimac: non c'è lobby più pura di chi si batte per vita propria e altrui
«Non credo ci sia lobby più pura di quanti fanno qualcosa per chi vive la malattia sulla pelle, di chi si batte per la propria vita e per quella altrui». Così Elisabetta Iannelli, avvocato civilista nonché segretario generale della Federazione delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e vicepresidente dell'Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici (Aimac), commenta le parole di Di Maio.


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