In parlamento

Approvato il decimo decreto Ilva: priorità al piano ambientale e controlli rafforzati

Priorità del piano ambientale rispetto a quello relativo alla sostenibilità economica. Un comitato di esperti con un ruolo cruciale e vincolante nel processo di acquisizione dell'impianto a garanzia delle tutela e salvaguardia ambientale, un rafforzamento dei controlli con la possibilità per Arpa Puglia di assumere personale a tempo indeterminato per assicurare le necessarie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio a garanzia dell'attuazione del Piano ambientale. Consultazione pubblica lanciata sul sito del Ministero dell'Ambiente perché i cittadini possano intervenire con proposte sul tema ambientale con l’obiettivo di coinvolgere la popolazione nell'individuazione di soluzioni condivise per la tutela della salute e la salvaguardia ambientale. Sono queste alcune delle novità contenute nel decimo decreto Ilva, diventato legge con il voto del Senato (il Governo ha posto la fiducia). La Camera lo aveva approvato lo scorso 13 luglio.

Tra le altre misure: il differimento dei tempi di cessione dell'Ilva, che inizialmente sarebbe dovuta avvenire entro il 30 giugno scorso; il posticipo al 2018 della restituzione del prestito da 400 milioni concesso dallo Stato all'amministrazione straordinaria dell'Ilva; uno scudo giudiziario anche per gli acquirenti e affittuari dell'Ilva che saranno scelti alla fine della procedura in corso, ma limitato nel tempo.

Nelle settimane scorse le commissioni Ambiente e Attività produttive di Montecitorio avevano rivisto ed emendato in più punti il testo licenziato da Palazzo Chigi. Il Senato ha approvato il decreto così come giunto dalla Camera. La scadenza del provvedimento era l'8 agosto ed eventuali modifiche di Palazzo Madama avrebbero reso necessario un ritorno del decreto a Montecitorio per una terza lettura con probabile rischio di sforare i tempi.


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