In parlamento

Legge su screening, Cittadinanzattiva: «Garantire applicazione uniforme»

di Tdm-Cittadinanzattiva

«Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione della Legge che introduce l'obbligatorietà della diagnosi precoce allargata per le malattie metaboliche ereditarie, perché mette finalmente fine alle inaccettabili disuguaglianze che sinora erano presenti nel nostro Paese. Praticamente un diritto per pochi e cioè meno del 30% della popolazione, diventa ora un diritto esigibile per tutti, su tutto il territorio nazionale attraverso l'inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza e lo stanziamento di risorse pari a 25 milioni di euro». Queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato e responsabile nazionale del Coordinamento delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva.
«Una legge che dimostra come il Parlamento può e deve avere un ruolo importante nelle Politiche Sanitarie Pubbliche del Paese», ha concluso Aceti, «e che recepisce una proposta storica del mondo dell'associazionismo dei cittadini e dei pazienti. Ora è necessario garantirne la reale ed uniforme applicazione in tutte le Regioni per scongiurare che questo nuovo diritto non rimanga solo sulla carta. In questo senso andrà tutto il nostro impegno».


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