In parlamento

Gelli (Pd): «Serve piano straordinario sicurezza. In Italia 500 ospedali a rischio crolli in caso di sisma»

«Il dramma che sta vivendo in queste ore il Centro Italia a seguito dei ripetuti eventi sismici che hanno devastato numerosi Comuni, richiama con forza l'attenzione dell'Esecutivo su questo tema. Il Governo con #italiasicura ha scelto la strada della prevenzione superando la logica delle emergenze in settori chiave quali il dissesto idrogeologico, le infrastrutture idriche e l'edilizia scolastica. Vi è però ora la necessità di intervenire con un piano nazionale straordinario per la messa in sicurezza degli oltre 500 ospedali italiani a rischio crollo in caso di terremoto. Quanto avvenuto nella notte alla struttura di Amatrice è in tal senso emblematico». Questo il commento del deputato e responsabile sanità del Partito democratico, Federico Gelli.

«Già nel 2013 la relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Ssn confermava l'allarmante dato dei 500 ospedali a rischio. Con una scossa sismica come quella registratasi la scorsa notte il 75 per cento degli edifici che sono stati verificati nel corso dei lavori condotti dalla commissione d'inchiesta, crollerebbe. Parliamo di strutture che, soprattutto in caso di gravi emergenze come queste, dovrebbero essere il punto di riferimento per le popolazioni locali. Non possiamo attendere nuove tragedie prima di dar risposta a questa emergenza. A tutto questo aggiungo, anche in qualità di direttore della struttura fiorentina che si occupa di maxi-emergenze sanitarie, che in molti ospedali italiani sono ancora carenti sia i piani di evacuazione che di massiccio afflusso. In tal senso sarebbe necessaria un'azione di monitoraggio e verifica», conclude Gelli.


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