In parlamento

Padoan in audizione in Parlamento sul Def: crescita Pil dell’1% realizzabile. Avanti con le privatizzazioni

Il ministro dell’Economia Padoan replica a Bankitalia , e all’Ufficio parlamentare di Bilancio, dopo i dubbi espressi sulla realizzabilità di un tasso di crescita dell'1% nel 2017, obiettivo scritto nero su bianco nel Documento di economia e finanza del Governo. La crescita del Pil dell'1% nel 2017, ha spiegato il ministro in un'audizione in Parlamento sul Def, è «un obiettivo ottimistico secondo alcuni, ambizioso secondo altri, anche se realizzabile. Anche noi consideriamo che questo obiettivo sia ambizioso perché abbiamo il dovere di esserlo» ha spiegato il ministro in Parlamento. «Questa ambizione è sostenuta da una manovra che dà un boost, una spinta alla crescita» ha sottolineato, rispondendo alle critiche sollevate ieri dal vicedirettore di Banca d'Italia Signorini e dall'Ufficio parlamentare del bilancio. Ha poi precisato che «la manovra è costruita con la cura spesso spesso invocata dal presidente della Bce e che ieri è stata richiamata durante l'audizione della Banca d'Italia». Padoan ha confermato il percorso del Governo sul fronte privatizzazioni.
La strategia del governo «contempera il sostegno alla crescita e il consolidamento dei conti pubblici», mantenendo «massima l'attenzione alla sostenibilità del debito nel medio e lungo periodo». Così il ministro dell'Economia, sottolineando che «resta ferma l'intenzione del governo di proseguire con il programma di dismissioni del patrimonio immobiliare e di privatizzazioni, frenato quest'anno dalle condizioni di elevata volatilità dei mercati». E checon gli organismi della Commissione Ue «non c'è e non è previsto un braccio di ferro, mentre è previsto un dialogo continuo».
In Parlamento Padoan ha spiegato che «il saldo di bilancio corretto per gli effetti del ciclo economico nel 2017 viene stimato sullo stesso livello del 2016 (1,2%) ed è in linea con un percorso di consolidamento delle finanze pubbliche». In audizione sulla nota di aggiornamento del Def Padoana ha ricordato che «la diminuzione dell'indebitamento netto, avviata nel 2014, si conferma anche nel 2017. Il deficit - ha sottolineato Padoan - scende».

No sovrastime Pil, possibili sorprese positive. Di qui le conclusioni. «Un conto è una sovrastima, un conto è l'ottimismo in un range di stime. E non ci sono sovrastime nel Def», ha detto il ministro. Padoan ha ammesso che i moltiplicatori sono elevati «soprattutto in una fase di interessi zero e in vicinanza della deflazione». Poi ha aggiunto che «facciamo fatica a stimare i moltiplicatori. Ma siamo molto sicuri che casomai siano sottostimati e quindi ci potrebbero essere sorprese positive».
Resta ferma l'intenzione di proseguire con le privatizzazioni. «Resta ferma l'intenzione del Governo di proseguire con il programma di dimissione del patrimonio immobiliare pubblico e di privatizzazioni, frenato quest'anno dalle condizioni di elevata volatilità dei mercati finanziari e dall'esigenza di valorizzare adeguatamente le imprese controllate dallo Stato attraverso piani industria ambiziosi» ha detto Padoan confermando che il recupero del livello di ricchezza prodotto dal Paese si dimostra più lento di quanto sperato. «Il recupero dei livelli di prodotto pre-crisi si sta rivelando più lento di quanto desiderabile».

Padoan, deficit a investimenti,spinta immediata crescita. «Nel quadro programmatico gli investimenti pubblici crescono ulteriormente e progressivamente portando l'incidenza sul Pil dal 2,2% del 2016 al 2,6% nel2020». Un processo che «sosterrà nell'immediato la crescita e contribuirà ad elevare la produttività» ha proseguito il ministro. Per Padoan «nel prossimo triennio l'indebitamento netto verrà utilizzato per finanziare gli investimenti pubblici». Ma per promuovere «una ripresa sostenuta» anche degli investimenti privati il ministro ha citato diversi strumenti come agevolazioni «per gli investimenti strumentali con il rifinanziamento della Nuova Sabatini e il superammortamento» e strumenti «per le imprese innovative». Ma anche «incentivi per l'apertura del capitale delle imprese e la loro quotazione in borsa», «interventi volti a
canalizzare il risparmio privato verso l'economia reale, a favorire la crescita dimensionale e l'internazionalizzazione delle imprese».


© RIPRODUZIONE RISERVATA