In parlamento

Amianto, presentato al Senato il Testo unico. Medici obbligati a segnalare i casi di malattie asbesto correlate

di Rosanna Magnano

Prestazioni sanitarie gratuite per esposti ed ex esposti all’amianto; sorveglianza, assistenza e accertamento dello stato di salute a carico del Ssn; misure preventive e protettive per la collettività e in particolare per chi risiede in prossimità dei siti contaminati; obbligo per le aziende sanitarie locali e i medici competenti di inviare la documentazione e le informazioni ai centri operativi regionali (Cor) per la successiva trasmissione all'Inail e l'inserimento nel registro dei tumori e delle malattie asbesto-correlate. Presso ogni azienda sanitaria locale è istituito un registro dei soggetti ex esposti all'amianto e il singolo cittadino ex esposto può richiedere l'iscrizione al registro degli ex esposti ad amianto, con la documentazione comprovante l'esposizione. I medici e le strutture sanitarie pubbliche e private, nonché gli istituti previdenziali ed assicurativi pubblici o privati, che identificano casi di neoplasie da loro ritenute attribuibili ad esposizioni lavorative o ambientali ad agenti cancerogeni, ne dovranno dare segnalazione all'Inail. Sono queste alcune delle disposizioni sulla salute collettiva previste dal Titolo IV del testo unico sull’amianto. Un disegno di legge di 128 articoli a prima firma Camilla Fabbri (presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, Pd) che oggi al Senato ha promosso la II Assemblea nazionale sull'amianto per presentare il ddl. Il presidente del Senato Pietro Grasso dovrà ora assegnare il provvedimento alle commissioni competenti che inizieranno l’analisi del testo.

Obiettivi del provvedimento, riordinare, coordinare e integrare tutta la normativa in materia di amianto. «Il testo Unico sull'amianto nasce per garantire efficacia all'azione legislativa e amministrativa - spiega Fabbri - ma anche certezza di giustizia alle vittime e alle loro famiglie. A 24 anni dalle legge 257, con cui nel 1992 è stato bandito l'amianto, ancora molta strada deve essere compiuta, come dimostra l'inchiesta della nostra Commissione che ci ha portato, solo per citare alcune realtà, all'ex isochimica di Avellino e a Casale Monferrato. Questo Testo unico vuole essere un punto di partenza ed è a disposizione delle associazioni e di tutte le realtà per eventuali suggerimenti».

I titoli del provvedimento sono otto e toccano diverse materie: dall'ambiente alla sicurezza del lavoro, dallo sviluppo alla giustizia. «Tra le novità più importanti - continua la promotrice del ddl - l'obbligo di denuncia e di bonifica, esteso a tutti gli edifici, compresi quelli privati, per poter garantire una mappatura affidabile da parte di Regioni e Asl e l'obbligo di trasmissione da parte del medico e dell'Asl ai Centri operativi regionali (Cor) delle informazioni relative ai pazienti, in caso di accertamento della malattia, ai fini dell'inserimento nel registro tumori presso l'Inail (ReNaM). Obiettivo infatti è mappare tutto l'amianto e censire le patologie, senza più discrepanze regionali. Ci sono poi le misure per la riconversione delle aree industriali dismesse, perché l'amianto sia anche una occasione di sviluppo, e l'istituzione dell'Agenzia Nazionale Amianto. Sul piano processuale, abbiamo previsto il raddoppio dei termini delle indagini preliminari e della prescrizione e il patrocinio a spese dello Stato per le vittime dell'amianto e i familiari, perché sia garantita giustizia».

Il testo è il risultato di un’inchiesta della Commissione presieduta da Camilla Fabbri che attraverso missioni istituzionali ha svolto indagini in realtà come l'ex Isochimica di Avellino, gli stabilimenti ex Enichem e Montefibre in Sardegna, l'ex Materit della Val Basento, lo stabilimento Ansaldo Breda di Pistoia, la ex Sacelit Italcementi di Senigallia, la Fincantieri di Monfalcone. Tra le missioni, anche quella a Casale Monferrato, luogo simbolo del dramma Eternit/amianto.

I dati più recenti, presentati dall'Inail a giugno in occasione della Relazione annuale sul 2015, fotografano la realtà: quasi 1.600 lavoratori con malattia asbesto-correlata, 480 decessi per silicosi/asbestosi (l'85% con età al decesso superiore a 74 anni). I dati scientifici spingono a indicare nel 2020, visti i tempi di incubazione, il picco massimo di manifestazione delle malattie asbesto correlate.

Positiva la reazione delle Regioni. «Il Testo Unico è un punto di partenza per ridare vigore alla lotta contro i rischi da esposizione all'amianto», ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. «Da parte mia -ha aggiunto - il massimo impegno per garantire la necessaria concertazione con le Regioni e un'applicazione puntuale delle nuove norme sul territorio. Potrebbe essere utile un'azione basata sulla collaborazione istituzionale per una migliore e più corretta informazione alla popolazione attraverso ‘sportelli informativi' sull'amianto da attivare sia a livello ministeriale che a livello comunale o in ambito regionale».

M5S: «Testo carente su bonifiche e previdenza. Va emendato»
Prime critiche invece dal Movimento 5 Stelle. «Il governo ha presentato un testo unico sull'amianto. L'unica buona notizia è che si parla di questo argomento e che si tenti di affrontarlo in maniera multidisciplinare. Ma le pecche di questo testo sono notevoli».
È il commento dei parlamentari M5S Alberto Zolezzi e Sara Paglini. «Non si affronta affatto il tema dal punto di vista ambientale: all'articolo 74 non c'è alcun riferimento alla necessità di siti di smaltimento nazionali, non si pone nessun obbligo, non si va oltre quanto già sussurrato in altre normative esistenti; e non si affronta il tema sul versante sanitario. Di fatto il testo offre la possibilità di lavorare in presenza di 100 fibre per litro. Ed è un omicidio legalizzato. Un'altra carenza gravissima è che non si affronta in tema dal punto di vista previdenziale. È solo grazie alla spinta quasi fisica del Movimento 5 Stelle il 24 novembre scorso in Commissione bilancio che è passato in legge di Stabilità l'emendamento di tutta la Commissione lavoro che consente la pensione al momento della diagnosi di patologia asbesto correlata; nel testo unico si legge della riduzione del coefficiente di incremento da 1,5 a 1,25 che è un'ingiustizia per gli esposti all'amianto che molto spesso hanno una speranza di vita molto più bassa dei non esposti. Nella discussione cercheremo di emendare, per consentire la deroga alla temporalità delle domande che andavano presentate entro il 2005 all'Inail. L'amianto - proseguono - è la tragedia del silenzio, dal 1960 è acclarata la sua cancerogenicità, le vittime nel 2011 sono state circa 5.000, cercheremo di mettere voce dentro a questo testo muto auspicando che la maggioranza non blindi, anzi coibenti il
testo».

Il processo Eternit-bis
Intanto al processo Eternit-bis a Torino è stata modificata da omicidio volontario a omicidio colposo aggravato plurimo l'accusa per l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, imputato per la morte di 258 persone. Sono tre i casi prescritti, mentre per gli altri il Gup ha ordinato la trasmissione per competenza territoriale alle procure di Reggio Emilia (due casi), Vercelli (243) e Napoli (otto casi). Due casi rimangono a Torino: il processo inizierà il 14 giugno. «A chi conosce la situazione dell'Eternit, i fatti e le testimonianze - ha commentato Bruno Pesce, dell'Associazione Familiari Vittime Amianto - risulta evidente che la cultura giuridica non è ancora matura per digerire il dolo nella criminalità d'impresa, anche se provoca migliaia di morti. Ci vorranno ancora molti anni prima che lo sia».

I contenuti del Testo unico in pillole
Il Testo Unico è composto di 128 articoli suddivisi in 8 titoli: 1) Disposizioni generali 2) Tutela dell'ambiente 3) Tutela della sicurezza del lavoro 4) Tutela della salute collettiva 5) Misure previdenziali 6) Incentivi per gli interventi di bonifica 7) Agenzia Nazionale Amianto 8) Sanzioni, disposizioni processuali e abrogazioni.

Titolo 1 - Disposizioni generali
individua il campo di applicazione del Testo Unico: tutte le strutture edilizie, pubbliche e private; siti industriali dismessi; mezzi di trasporto; macchinari. Novità rispetto alla legge 257/92 che si occupa solo di una parte di questi edifici, principalmente pubblici.

Titolo 2 - Tutela dell'ambiente
a) individua il soggetto titolare degli obblighi funzionali alla bonifica coincidente con il proprietario dell'edificio e dei beni e, nel caso di proprietà in condominio, con l'amministratore condominiale. Novità rispetto alla legge esiste è dunque l'introduzione di un soggetto “obbligato” a bonificare e novità è il fatto che ci sia anche rispetto all'”ambiente di vita”.
b) introduce l'obbligo di valutazione del rischio e di denuncia degli edifici o dei beni che possono emanare fibre aerodisperse di amianto per una vera mappatura da parte di Regioni e Asl, che devono formulare il piano regionale amianto. Anche questa è una novità. Ancora non esiste infatti una mappatura omogenea.

Titolo 3 - Tutela della sicurezza del lavoro
si amplia il novero delle attività lavorative che espongono ad un rischio più diffuso (indiretto) collocato in una più ampia latitudine spaziale (ambiente esterno): si stabilisce l'obbligo del datore di lavoro di occuparsi dei dipendenti ma anche di coloro che sono all'esterno limitrofo. Altra novità rispetto al Testo unico sicurezza del lavoro.

Titolo 4 - Tutela della salute collettiva
a) si prevede l'obbligo di trasmissione da parte del medico e dell'Asl ai Centri operativi regionali (Cor) delle informazioni acquisite, in caso di accertamento di patologia, ai fini del successivo inserimento nel registro tumori e malattie asbesto-correlate presso l'Inail (ReNaM). Per questo viene introdotta l'omissione di referto per il medico che non segnala e l'omissione di atti di ufficio per il Cor che non registra.
b) il ReNaM non più registro solo dei mesoteliomi ma anche delle altre malattie asbesto correlate cioè i tumori determinati dalle fibre asbestiformi.

Titolo 5 - Misure previdenziali
per ottenere il beneficio pensionistico previsto per i lavoratori esposti all'amianto per un periodo non inferiore a 10 anni, come prevede la normativa, l'Inail -deputato a questo compito- si stabilisce debba computare anche permessi, festività, ferie, periodi di sospensione per malattia o infortunio o collocamento cassa integrazione.

Titolo 6 - Incentivi per gli interventi di bonifica
introduce nuove misure per la riconversione e riqualificazione delle aree industriali dismesse perchè l'amianto sia occasione di sviluppo. Presso il Mise è stanziato un fondo per cofinanziare gli interventi di riqualificazione e riutilizzo di edifici e terreni a finalità pubblica e di edilizia residenziale sociale, nonchè di infrastrutture. Ovviamente previa individuazione delle aree da parte delle Regioni d'intesa con i Comuni. Per rendere questi progetti rapidamente attuabili, essi devono essere adottati tramite accordi di programma. Progetti che devono prevedere la destinazione di una quota non inferiore al 20% degli edifici a finalità di utilizzo pubblico e di servizi di interesse pubblico e l'uso di una quota degli edifici esistenti per edilizia residenziale sociale.

Titolo 7 - Agenzia Nazionale Amianto
istituisce una Agenzia per l'acquisizione dei censimenti e dei piani regionali; la formazione del personale ispettivo e tecnico anche di Asl, dell'Ispettorato Nazionale, dell'Inps, dell'Inail; il coordinamento nazionale della vigilanza; la costituzione dell'albo dei consulenti tecnici e dei periti.

Titolo 8 - Sanzioni, disposizioni processuali e abrogazioni
a) i termini delle indagini preliminari e della prescrizione vengono raddoppiati in caso di processi per i reati di disastro, lesioni e morti per malattie asbesto-derivate.
b) si impone l'obbligo speciale di ricorrere all'incidente probatorio per la testimonianza della persona offesa e per la perizia (testimonianze e perizie anticipate nella fase di indagine, avendo le vittime dell'amianto un'aspettativa di vita ridotta).
c) si garantisce il patrocinio a spese dello Stato per le vittime dell'amianto e i familiari nell'ambito dei processi per disastro, omicidio, lesioni.


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