In parlamento

Manovra, Fofi delusa per emendamenti farmacie rurali sfumati

«Spiace dover comunicare che i nostri emendamenti a favore delle farmacie rurali, uno sull'adeguamento del fatturato di riferimento e uno per defiscalizzare le facilitazioni riservati alle sedi sussidiate, sono stati seppelliti dall'arroganza del Governo». Lo affermano il presidente e il vicepresidente della Federazione degli Ordini delle farmacie (Fofi), i senatori Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri.

Come la Federazione aveva già denunciato lo scorso 29 novembre, queste misure, indispensabili per la sopravvivenza del servizio farmaceutico nelle aree disagiate, «sono state oggetto di una serie di dilazioni inconcepibili, ultima quella che aveva portato all'esclusione degli emendamenti su questa materia al momento dell'approvazione alla Camera. Come si paventava, malgrado le rassicurazioni fornite nel frattempo da esponenti della maggioranza, il rinvio al Senato dell'approvazione degli emendamenti si è tradotto, per l'imposizione del voto di fiducia, nella pratica impossibilità di svolgere qualsiasi azione per sanare questa palese ingiustizia».

La Federazione «si era impegnata a fare tutto quanto in suo potere perché le misure a favore delle farmacie rurali rientrassero nella legge di stabilità, come peraltro era stato deciso a suo tempo dal Governo stesso, ma se è sfumata questa possibilità, resta fermo l'impegno a non arretrare nella richiesta che si dia attuazione a una misura indispensabile che, a differenza di tante altre graziate dal voto di fiducia, già aveva una copertura economica e già era stata oggetto di un ordine del giorno accolto dal Governo», conclude la nota.


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