In parlamento

Ausili: no alle gare quando è previsto un percorso di fornitura individualizzato. La soluzione spetta alla Commissione Lea

di Filomena Gallo (segretario Associazione Luca Coscioni); Maria Teresa Agati (vicepresidente C.S.R.; dirigente Associazione Coscioni)

Noi dell'Associazione Coscioni, dopo tanto lavoro fatto a fianco e “ai fianchi” delle istituzioni, abbiamo particolarmente apprezzato che, nel comunicato stampa del 18 gennaio il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin abbia sottolineato come, partecipando alla riunione della «Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e la promozione dell'appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale», lei avesse «invitato la Commissione a proseguire nel suo prezioso lavoro, tenendo conto dei pareri resi dalle competenti commissioni di Camera e Senato sul Dpcm recante l'aggiornamento dei Lea».

Tra le condizioni per il parere positivo poste dalla XII Commissione della Camera, quelle che fanno riferimento agli interventi a favore della persona con disabilità assumono speciale rilevanza perché l'aggiornamento dei Lea vede finalmente attuata la revisione dell'assistenza in materia di protesi e ausili, attesa dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie da oltre 17 anni e per la prima volta inclusa a pieno titolo nei Livelli Essenziali di Assistenza.

L'attenzione anche mediatica proprio su questa speciale forma di assistenza fa sì che non emendare i vistosi elementi di inappropriatezza, segnalati anche dalla Commissione, costituirebbe motivo per una delusione così grande da scatenare contestazioni e diffide tali da far passare in secondo piano le numerose positività del provvedimento. Ci riferiamo in particolare alla condizione di cui al punto 5, laddove si sottolinea che, tra le tipologie di dispositivi di serie assoggettate a modalità di acquisto e fornitura attraverso appalti pubblici ce ne sono alcune che «per le loro caratteristiche e per le specifiche necessità funzionali dell'utenza cui sono destinati necessitano di un percorso prescrittivo individualizzato e di un appropriato percorso valutativo condotto da un'equipe multidisciplinare nonché di un adeguato training all'uso, al fine di garantire la massima personalizzazione e aderenza alle esigenze degli utenti, obiettivi difficilmente raggiungibili mediante procedure di gara», per cui viene richiesto che «sia mantenuto il sistema tariffario in luogo delle pubbliche procedure previste dallo schema di decreto in esame, per l'acquisto di dispositivi audioprotesici e di alcuni ausili di serie di cui all'allegato 5, elenchi 2A e 2B» che vengono dettagliatamente elencati: «Carrozzina ad autospinta con due mani sulle ruote posteriori, superleggera, a telaio rigido e a telaio pieghevole; carrozzina a spinta con telaio basculante e sistema di supporto posturale a configurazione regolabile; carrozzina ad autospinta sulle ruote posteriori pieghevole, leggera, a verticalizzazione manuale oppure a verticalizzazione elettrica; carrozzina elettronica a prevalente uso interno e ad uso esterno; Modulo posturale per capo, per bacino, per tronco, per tronco/bacino; Seggiolone a configurazione fissa e a configurazione regolabile; Stabilizzatore per statica prona/eretta - modello per assistiti in età evolutiva; Stabilizzatore mobile per statica eretta e per statica supina, con inclinazione regolabile; Passeggino riducibile; Emulatori di mouse a Joystick, con il capo e con lo sguardo)».

Dopo questa ennesima ed inequivocabile presa di posizione del Ministro siamo quindi fiduciosi che, in deroga a quanto previsto nell'allegato A, art.3, «Fornitura dei dispositivi di serie di cui agli elenchi 2A e 2B», la «Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e la promozione dell'appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale» provveda a modificare il Dpcm per fare in modo:

- che la remunerazione delle forniture delle tipologie relative agli ausili per l'udito, in quanto prestazioni, sia assimilata a quella dei dispositivi su misura (regime tariffario);

- che vengano esentate dalle modalità di acquisto e fornitura attraverso procedure pubbliche d'acquisto le tipologie di ausili complessi per disabilità motoria e comunicativa destinate a bisogni complessi, identificate come tali dalla società scientifica dei medici prescrittori Simfer e dettagliate al punto 5 nelle condizioni poste dalla XII Commissione della Camera;

- che pertanto sia modificata la definizione dell'elenco 2A da «Ausili di serie che richiedono la messa in opera da parte del tecnico abilitato» in «Ausili di serie che richiedono un percorso di fornitura individualizzato» e che, in conseguenza di ciò, gli ausili dell'elenco 2B di cui si chiede lo stralcio dal meccanismo delle gare siano spostati nell'elenco 2A. In alternativa, che si definisca un terzo elenco relativo agli ausili di serie, che comprenda quegli ausili che, per le caratteristiche peculiari dei prodotti e del target, non sono compatibili con una fornitura basata su procedure pubbliche di acquisto;

- che, quantomeno per gli ausili per disabilità motoria oggetto di stralcio dal regime di acquisto a mezzo gara, venga resa certa la data in cui dovrà essere istituito ed entrare in vigore il “Repertorio dei dispositivi di serie” di cui all'art. 1, comma 292 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e che, transitoriamente, nelle more della realizzazione del Repertorio, per ciascuna tipologia venga indicato un prezzo di riferimento, da intendersi «fino a un concorso massimo di...».

La XII Commissione della Camera chiede che la Commissione nazionale per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza implementi le modifiche già «in fase di predisposizione della proposta di primo aggiornamento dei LEA ...da effettuarsi per l'anno 2017 entro il 28 febbraio 2017, secondo la scadenza individuata in sede di Intesa Stato-Regioni del 7 settembre 2016»; non abbiamo quindi molto da attendere per scoprire se le persone con disabilità e le loro famiglie potranno, finalmente, avere quel rinnovamento del «Nomenclatore delle protesi ed ausili» così richiesto e così tante volte promesso, senza la paura che le gare d'appalto trasformino un provvedimento tanto atteso in una crudele beffa. Certamente noi continueremo a vigilare ma, confortati anche dal comunicato di mercoledì scorso del Ministro, cominciamo davvero a sperare che questa vicenda si possa concludere con un sospiro di sollievo ed un plauso.


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