In parlamento

Biotestamento, si vota su 200 emendamenti. Battaglia sull’«abbandono terapeutico»

L'Aula della Camera riprende l'esame del ddl sul biotestamento. Restano da votare circa 200 emendamenti, e su alcuni è stato richiesto il voto segreto. L'esame oggi proseguirà fino alle 19, quando verrà sospeso per consentire l'avvio della discussione generale sul Dl voucher.
Salta dal testo la previsione in base alla quale «il rifiuto del trattamento sanitario indicato dal medico o la rinuncia al medesimo non possono comportare l'abbandono terapeutico». Il comma verrà cancellato da un emendamento della commissione al primo articolo del testo. Intanto, la maggioranza a favore del provvedimento “regge” alla prova del primo voto segreto richiesto da Forza Italia su un emendamento di Mario Marazziti. La richiesta di modifica del testo viene respinta, come richiesto dal relatore; il governo si era rimesso all'Aula.
Il testo sulle “disposizioni anticipate di trattamento” è composto di cinque articoli e regolamenta le ddecisioni sul fine-vita. In base ad essa «ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento («Dat»), esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Può altresì indicare una persona di sua fiducia («fiduciario») che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie».
È dal 2013 che si parla dell'argomento alle Camere. Diverse le proposte di legge depositate in Parlamento. Tra le altre una petizione popolare che è stata depositata in Parlamento il 13 settembre 2013.


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