In Parlamento: sanità ferma, biotestamento nel limbo, Dl migranti al countdown

Settimana di bonaccia per la sanità in Parlamento. Tra ipotesi fiducia e modifiche al testo, la legge sul biotestamento è in stand by, l’esame del provvedimento slitta per dare spazio ad altro. Dl immigrazione su tutti, perché sta per scadere (vedi allegati).

I capigruppo si sono accordati per riprendere i lavori sul testo del biotestamento da mercoledì 19. L'iter è ancora all’inizio. L'Assemblea non ha ancora votato il primo articolo del provvedimento perché alcuni emendamenti risultano ancora accantonati.

La legge sulla concorrenza dopo qualche settimana di timida esaltazione per una ripresa è stata rimessa in ghiacciaia, con scongelamento a data da destinarsi.

Il Dl immigrazione a Montecitorio
Già da lunedì alla Camera si lavorerà sul testo del disegno di legge Minniti per la protezione internazionale e di contrasto dell'immigrazione illegale, già approvato al Senato in prima lettura. Un provvedimento che sta dividendo gli schieramenti e che punta a regolare in maniera più semplice ed efficace una materia spinosa. Il decreto legge - approvato in prima lettura e ora all'attenzione di Montecitorio, che dovrà approvarlo entro il 18 aprile - prevede per esempio l'istituzione nei tribunali di 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione di cittadini dell'Ue, con il compito di ridurre i tempi delle procedure per la richiesta dello status di rifugiato.

Sanità al palo
Al Senato, martedi 11, è all'ordine del giorno la discussione di mozioni su epatite C e soggetti stomizzati. In commissione Igiene e Sanità si lavorerà ai pareri sul ddl 2306 per l’inserimento nel lavoro agricolo per le persone autistiche e al parere sul ddl 2574 per la prevenzione degli abusi nelle case di cura e negli asili.

Alla Camera è prevista anche la discussione sulle linee generali delle mozioni Grillo ed altri n. 1-01563 e Rondini ed altri n. 1-01581, in materia di liste d'attesa per le prestazioni del Servizio sanitario nazionale ed esercizio della libera professione intramoenia.