In parlamento

La legge sul rischio clinico ai primi ritocchi

di B.Gob.

Tra i 260 emendamenti al Ddl Omnibus Lorenzin (Norme varie in materia sanitaria), che andranno da lunedì all’esame della commissione Affari Sociali della Camera, ci sono anche due ritocchi alla legge sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari (legge 24/2017 ). Il primo è il rimedio a un errore materiale: l’aver fissato all’art. 9 “Azione di rivalsa o di responsabilità amministrativa” il tetto al risarcimento eventualmente dovuto dai professionisti sanitari al triplo (quindi lo stipendio al cubo, per intendersi) dello stipendio lordo e non già, come era inteso, a tre volte tanto (lo stipendio moltiplicato per tre).

La seconda correzione è più sostanziale: l’emendamento che presenterà il relatore della legge Federico Gelli (Pd) all’Omnibus prevede l’abrogazione del Fondo, istituito ma di fatto mai operativo, dal decreto Balduzzi, pensato per sostenere i professionisti sanitari nel pagamento delle polizze assicurative. «È però nostra intenzione salvaguardare quella previsione - precisa Gelli - assimilandola nel Fondo creato nella legge sul “risk” all’articolo 14». Il Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria, pensato per risarcire i pazienti in determinate circostanze, prevederà quindi anche un contributo per i liberi professionisti che la polizza devono pagarla da sé. Per limiti e modalità si rinvierà a un decreto Mise-Salute.


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