In parlamento

La settimana in Parlamento: aspettando il Dl vaccini, le zuffe sul biotestamento e l’ultimo miglio della concorrenza

di r.tu.

Parlamento in attesa (spasmodica) del decreto-vaccini, provvedimento latitante dalla Gazzetta Ufficiale a ben due settimane dal via libera del Consiglio dei ministri, con la commissione Igiene e sanità del Senato già attiva sull’agenda delle audizioni. E sempre al Senato, il biotestamento, su cui non si smette di discutere: una zuffa infinita, alimentata dal deposito di innumerevoli audizioni tra alfaniani contrari e il fronte compatto (per una volta) del centrosinistra e dei pentastellati decisi a chiudere per il 22 giugno senza dare mandato al relatore e approvare la legge così com’è.

In una situazione di complicatissimo garbuglio politico-elettorale, con la legislazione in probabile dirittura d’arrivo, il Parlamento è di fronte a scelte cruciali anche per la legislazione in materia sanitaria. Con la manovra-omnibus 2017 che la settimana prossima cercherà il voto finale del Senato. E con un lungo elenco di provvedimenti che dovranno trovare rapidamente - e senza intoppi - la via maestra per arrivare in tempo al varo definitivo. In queste settimane, insomma, tutti cercheranno di sparare le cartucce di cui dispongono. E di trovare spazi utili nei calendari delle due assemblee, dove però intanto cercherano di farsi largo altre leggi “non sanitarie”.

Restando a quelle sanitarie, spicca senz’altro l’ex omnibus Lorenzin: è in commissione alla Camera dove è già stato e ancora sarà modificato nel corso dell’esame. Poi dovà arrivare in aula a Montecitorio e di qui tornare al Senato in terza lettura. Dopo più di 1.200 giorni di faticosa navigazione. Ce la farà? E ce la farà il Ddl concorrenza con la disfida farmacie-catene? Le scommesse sono aperte. Anche se scommettere non fa bene alla salute.


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