In parlamento

Padoan: «Spesa sanitaria diminuisce sul Pil e non è un male». Silenzio sul superticket

di Red.San.

Ha detto poco o niente sulla Sanità, durante l’audizione in Senato sulla Nota di aggiornamento del Def. Piuttosto, una dichiarazione, in risposta alle domande di deputati e senatori: «La spesa sanitaria aumenta in termini assoluti nel triennio».Questo il riferimento del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al calo della spesa per la salute in rapporto al Pil. Così spiegato: «Diminuisce in termini di rapporto al Pil, perché la crescita nominale aumenta di più della spesa sanitaria, ma non è necessariamente un male», anche perché «di qui al 2020 la spesa aumenta» in termini assoluti.
Il ministro dell’Economia invece non si è espresso sul fronte dell’abolizione del superticket, ricordata nelle domande dei parlamentari e chiesta in particolare da Mdp.

Ieri, a chiedere una presa di posizione sul superticket erano stati Giuliano Pisapia e i capigruppo Mdp, in occasione dell’incontro definito «cordiale» con il premier Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. «Mai più mance elettorali - aveva affermato l’ex sindaco di Milano -: è ora di intervenire con investimenti importanti sulla salute, poiché milioni e milioni di persone non possono curarsi a causa del super-ticket, nuove assunzioni e più tutele, ad esempio chi licenzia dopo 3 anni deve avere penalità».
Gentiloni, da parte sua, avrebbe indicato ha indicato in lavoro, investimenti, sanità e lotta alla povertà i 4 capitoli su cui si costruirà l’ultima manovra di legislatura. Il premier avrebbe assicurato di voler dare un segnale a Mdp-Cp, pur facendo presente i margini ristretti di risorse di cui disporrà la legge di bilancio. Un segnale di disponibilità anche per blindare la maggioranza, in vista del voto di mercoledì 4 ottobre, dove al Senato servirà la soglia di 161 voti per approvare la nota di variazione di bilancio che accompagna il Def.


© RIPRODUZIONE RISERVATA