In parlamento

Sanità in Parlamento: Ddl Lorenzin al voto (forse) della Camera dopo il disco verde della Bilancio

di Ro. M.

Arichiviata la dicussione generale in Aula alla Camera, il Ddl Lorenzin, che ieri ha ricevuto il parere positivo della Commissione Bilancio, potrebbe andare al voto da martedì prossimo o al massimo la settimana successiva, ma il condizionale è d’obbligo. Con tutte le incertezze legate al passaggio della legge elettorale al Senato - dove restano incagliati Ius soli e biotestamento - e alla settimana corta di lavoro parlamentare, che terminerà mercoledì prossimo per consentire agli interessati di fare campagna elettorale in vista del referendum consultivo per l’autonomia della Lombardia, il 22 ottobre. Il tutto si intreccia con l’arrivo del Ddl di bilancio che dovrebbe partire dal Senato, dopo due anni di avvio dalla Camera.

Martedì 17 ottobre è calendarizzato in Aula al Senato il biotestamento, ove concluso l’esame in commissione. La Igiene e Sanità ha in agenda il provvedimento per tutta la settimana e martedì è previsto il parere della Commissione Giustizia. Il testo rischia l’affossamento, nonostante il largo consenso popolare, se non sarà approvato senza modifiche. A questo proposito, sono intervenuti i deputati del Movimento 5 Stelle alla Affari sociali della Camera: «Se la legge sul biotestamento non sarà portata a termine in questa legislatura - sottolinea una nota - il responsabile di questa decisione deve essere chiaro a tutti: si tratta del Partito Democratico. Ieri il ministro Fedeli ha affermato di non credere che questo provvedimento di civiltà, che vede favorevole la netta maggioranza degli italiani e delle forse politiche in Parlamento, avrà il via libera prima delle prossime elezioni. Tutto questo perché il Pd ha paura di scontentare i partitini e qualche suo senatore contrario a questa misura. Evidentemente la campagna elettorale è già cominciata e Renzi non vuole indispettire suoi possibili alleati in coalizione, neppure se hanno percentuali da prefisso telefonico».


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