In parlamento

Legge di Bilancio/ Alle 18 in Senato la fiducia sul maxiemendamento

di Red.San.

Il Governo ha posto la questione di fiducia per l’approvazione su un maxiemendamento interamente sostitutivo del testo del Ddl bilancio (AS2960). Il testo, ha detto all’Aula del Senato la ministra dei Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, «recepisce le modifiche» introdotte al disegno di legge dalla commissione Bilancio, con «integrazioni e correzioni di carattere tecnico e istituzionale». La “prima chiama” del voto di fiducia sul maxiemendamento alla legge di Bilancio inizierà in Aula al Senato alle 18. È quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo. Dopo la fiducia il governo si riunirà per varare la nota con le variazioni di bilancio, quindi l’assemblea di Palazzo Madama completerà il voto sulle tabelle del bilancio.
«Abbiamo fatto molto, ma molto resta ancora da fare. Credo che tutti abbiamo fatto quel che dovevamo per il Paese ovvero abbiamo concentrato nel poco tempo a disposizione tutto il lavoro che dovevamo fare e ciò è stato possibile anche con la collaborazione delle opposizioni, che non si sono tirate indietro, che hanno dato il loro appoggio, che non sono salite sull'Aventino per dire che non si poteva fare», ha affermato la senatrice del Pd e relatrice alla legge di bilancio Magda Zanoni, intervenendo in Aula al Senato durante l’esame della manovra.

Tra le novità per il welfare e la sanità, risorse da 50 milioni l’anno per stabilizzare oltre 2mila cervelli precari degli enti di ricerca, il mini-taglio del super-ticket sanitario, il fondo da 60 milioni per i caregiver familiari e la stabilizzazione del bonus bebè ridotto a 480 euro annui (40 euro al mese) dal 2019.
Misure che arricchiscono un provvedimento ricco di bonus già nella versione approvata in Consiglio dei ministri. Si spazia da quelli per l'assunzione di giovani under35, a quelli per gli abbonamenti di treno e bus, nonché la risistemazione di giardini, ai bonus per la formazione hi-tech dei dipendenti. Via libera poi anche all'esenzione dei lavoratori appartenenti a 15 attività “gravose” dall'aumento automatico dell'età pensionabile a 67 anni nel 2019. E alla Web tax dal 2019 (escluse piccole imprese e agricoltori).


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