In parlamento

Biotestamento, colpo d’acceleratore al Senato. Zanda (Pd): «Calendario ambizioso, lavoreremo fino a Natale»

di Lucilla Vazza

La Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha messo al primo punto del calendario dei lavori dell'Aula l'esame del ddl sul biotestamento. La discussione generale sul fine vita è cominciata oggi alle 16,30.

La volontà di far uscire dalle secche il provvedimento approvato alla Camera lo scorso aprile è diventata concreta grazie all’asse Pd-Cinque Stelle. Così il capogruppo Dem Luigi Zanda ha potuto calendarizzare in Aula il testo che rischiava di essere affossato. Favorevole anche Mdp, contrari i centristi di Ap (per i quali la legge è “il cavallo di Troia per l'eutanasia”) e la Lega - che ha già pronto un blocco di 1.820 emendamenti. Il gruppo di Forza Italia, che si riunirà alle 19, probabilmente darà libertà di coscienza ai senatori.

Il tweet del Movimento 5 Stelle alla Camera ha già detto “sì” alla legge: «I nostri voti ci saranno anche al Senato. Manca poco: un ultimo sforzo».

Il 26 ottobre la senatrice Pd, Emilia De Biasi, si è dimessa dal suo incarico di relatrice per consentire l'approdo immediato della legge in aula e aggirare il boicottaggio dei contrari in commissione Sanità.

La marcia di Zanda
«È un finale perfettamente in linea con l'intera legislatura che si è contraddistinta per aver cambiato il Paese in tema di diritti civili e politiche sociali a sostegno dei più deboli» ha spiegato Zanda, «Il biotestamento, la legge sui testimoni di giustizia attesissima dall'ordinamento giudiziario, la legge sugli orfani di crimini domestici, lo Ius solii. Un calendario ambizioso ma realizzabile se, responsabilmente, tutti i gruppi collaboreranno evitando ostruzionismi e interventi finalizzati a rallentare i lavori. Ho proposto non solo di lavorare fino al giorno prima delle festività natalizie ma anche che a tutti i gruppi parlamentari di collaborare seriamente per rendere il nostro programma di calendario realizzabile».


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