In parlamento

Manovra/ La Affari sociali rilancia la tassa sul fumo e la piramide dei ricercatori. Debutta il registro sulle Dat. Per la sanità 1 mld in più

di Barbara Gobbi

Il ripristino della tassa sul fumo per liberare le risorse minime - 604 milioni di euro - necessarie per sostenere il rinnovo dei contratti di medici e professionisti sanitari. La doppia new entry della banca dati sulle Dat, in vista del via libera alla legge sul Biotestamento, e della possibilità per i Mmg di prescrivere farmaci innovativi per Bpco e diabete di tipo 2. Ancora: una maggiore certezza sul payback e di conseguenza sulle quote da iscrivere nei bilanci regionali. E sempre sul ripiano dello sfondamento: il tetto del 10% per i ripiani relativi a farmaci “brand” che siano sul mercato per la prima volta nell’anno di ripiano e per i quali non sia disponibile alcun dato di fatturato dell’anno precedente. E spetterà all’Aifa determinare anche il ripiano 2017, agli stessi fini, da corrispondere in caso di superamento del tetto della farmaceutica per acquisti diretti e della spesa convenzionata. Poi: la messa in sicurezza della Ria, la retribuzione individuale di anzianità del personale Ssn, con uno stanziamento di 45 milioni l’anno tra 2018 e 2020. Infine: il sostegno alla “piramide del ricercatore”, cui vengono assegnati 20 milioni per ciascuna annualità del triennio a venire.

La commissione Affari sociali della Camera corre ai ripari sulla manovra “leggera” per la sanità, licenziata dal Senato. La XII ha infatti approvato una serie di emendamenti che rispondono almeno in parte alle richieste avanzate dai medici e dalle Regioni. I primi, sulle barricate da settimane contro una legge di Bilancio che pareva ignorare una contrattazione ferma da un decennio, avevano annunciato e ribadito la data del 12 dicembre per lo sciopero nazionale. Chissà se questo primo passo della commissione presieduta da Mario Marazziti li indurrà a un ripsnesamento. Le Regioni proprio oggi avevavo tenuto in sospeso il parrere sulla manovra, confermando le richieste emendative presentate già in audizione al Senato.

Qualcosa, senz’altro, si è mosso. A tracciare la sintesi è il responsabile Sanità del Pd, Federico Gelli: «Oggi in Commissione Affari sociali abbiamo approvato circa una decina di emendamenti per migliorare ulteriormente gli interventi della legge di Bilancio in materia di sanità. Tra questi, di particolare importanza la riproposizione di una variazione delle accise sui tabacchi in modo da garantire un gettito di almeno 600 milioni l'anno da destinare al Fondo sanitario nazionale. Abbiamo poi “rilanciato” la piramide del ricercatore con la quale puntiamo ad offrire ai nostri ricercatori le stesse condizioni, a livello di inquadramento giuridico, garantite dai Paesi ad alto tasso di avanzamento nella ricerca. Altro emendamento di grande attualità, in tema di biotestamento, è quello che istituisce, presso il Ministero della Salute, il registro delle Dat: per questo è stata prevista una copertura economica di 5 milioni».

Il pacchetto di emendamenti che ha incassato il via libera della XII include infine l’emendamento 1.15, che porta la doppia firma del presidente della “Affari sociali”, Mario Marazziti e di Gelli. Il testo prevede che i farmaci innovativi per i pazienti affetti da diabete di tipo 2 e Bpco, possano essere prescritti anche dai medici di medicina generale, dai medici di base, vicino ai pazienti, senza necessariamente ricorrere alle visite specialistiche evitando i disagi delle liste d’attesa, o passare per gli ospedali. E che in caso di eventuali sforamenti del tetto di spesa - ritenuti non probabili sulla base delle esperienze europee in corso da tempo - i costi aggiuntivi verranno coperti dal Fondo già esistente presso l’Aifa


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