In parlamento

Ddl Lorenzin, una soluzione per le nuove farmacie

di Ettore Jorio (Università della Calabria)

Il Ddl Lorenzin è legge dello Stato. Lo ha definitivamente sancito l'Aula del Senato della Repubblica dopo quattro anni di trattative e andirivieni, di resistenze delle solite lobby e di giuste aspettative delle professioni sanitarie, fino ad oggi sprovviste di ordini professionali, che contano tanto nel garantire l'assistenza quotidiana ai cittadini. Di conseguenza, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione avranno il loro ordine professionale e non saranno più relegati anacronisticamente ai soliti collegi.

Anche gli operatori socio sanitari (Oss) e similari guadagneranno una loro dignità assumendo la propria posizione in una area professionale nuova e ben definita. Viene data dignità alle professioni degli osteopati e ai chiropratici nonché assicurata una maggiore tutela agli utenti ricoverati, nel pubblico e nel privato, ritenendo un tale status una circostanza aggravante nei reati commessi nei loro confronti. Inasprisce il reato di esercizio abusivo di una professione sanitaria, che farà tanto bene nel combattere i tanti millantatori che tanti danni hanno provocato fino ad oggi ad ignari cittadini, approfittando anche di malattie incurabili con le metodologie tradizionali. Per non parlare della regolazione dei comitati etici, della dirigenza ministeriale e della medicina di genere con l'inserimento del parto indolore nei Lea.

Oltre a tutto questo, viene garantita definitività alle graduatorie dei concorsi straordinari celebrati, a mente dell'art 11 del D.L. 1/2012, in tutte le Regioni con in palio quasi tremila nuove farmacie aggiudicate ad oltre diecimila farmacisti non titolari. Il DDL prevede nel suo articolato (art. 16) una interpretazione autentica della vigente disciplina nel senso dell'attribuzione del punteggio massimo da assegnare ai concorrenti in tema dell'esercizio professionale maturato dai concorrenti. Una esigenza originariamente venuta fuori a seguito di un'interrogazione dell'on.le Roberto Occhiuto indirizzata alla Ministra della Salute che, nella seduta del 24 ottobre 2017, ha trovato risposta a cura del sottosegretario on.le Davide Faraone, con conseguente approvazione dell'anzidetto art. 16 del Ddl Lorenzin sulle professioni sanitarie, licenziato dalla Camera e stamani approvato definitivamente dal Senato.

Un evento legislativo che darà modo di rendere usufruibili migliaia di nuove farmacie all'utenza e riconosciute altrettante titolarità di farmacie a farmacisti sino ad oggi precari con conseguente cessazione dei numerosi contenziosi in atto, produttivi peraltro di una giurisprudenza anche creativa.

Un altro punto qualificante della legge, appena approvata, era rappresentata dalla delega al Governo - purtroppo destinata a decadere a seguito dello scioglimento delle Camere - per il riassetto e la riforma della disciplina della sperimentazione clinica che conteneva tanti punti innovativi e qualificanti. La speranza è che la stessa possa essere ripresa dal nuovo Parlamento che sarà eletto nella prossima primavera.


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