In parlamento

Dl proroghe: vaccini, M5S-Lega sterilizzano il divieto di accesso a nidi e materne. I senatori Pd: «Sancita la vittoria dei no-vax»

di Barbara Gobbi

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Colpo di mano "giallo-verde" sulla legge Lorenzin, che un anno fa ha reintrodotto l'obbligo vaccinale a scuola, prevedendo in particolare la non ammissibilità a nidi e materne per i bambini da zero a sei anni non in regola. M5S e Lega hanno presentato due emendamenti identici – appena approvati - all'articolo 6 del Decreto "proroghe", all'esame della commissione Affari costituzionali del Senato e pronto per l'incardinamento in Aula. Ambedue le proposte di modifica procrastinano all'anno scolastico 2019/2020, rispetto a quello attuale 2018/19, il divieto di accesso ai servizi educativi per l'infanzia e alle scuole per l'infanzia, dei bambini le cui famiglie non presentino la documentazione comprovante l'avvenuta vaccinazione.

Il primo emendamento reca la firma dei senatori pentastellati Paola Taverna, Pierpaolo Sileri e Maria Domenica Castellone. Il secondo è sottoscritto dai leghisti Silvia Fregolent, Paolo Arrigoni e Daisy Pirovano. Con questa modifica cade uno dei pilastri della legge Lorenzin, che l'attuale ministra della Salute Giulia Grillo (M5S) ha dichiarato più volte di voler modificare, introducendo un "obbligo flessibile" e tutelando l'accesso a scuola di tutti i bambini e ragazzi, da zero a sedici anni. Il disegno di legge di iniziativa parlamentare con cui si sarebbe dovuto procedere, però, è al momento ancora in fase di stesura e molto difficilmente sarà depositato prima della pausa di agosto. Il Decreto "proroghe" è il traghetto ideale per scardinare il criterio della non ammissibilità dei più piccoli, aspettando una legge complessiva di modifica. Il tempo però stringe: a un mese e mezzo dalla riapertura della scuola, la legge di conversione dovrà procedere a tappe serrate.

Immediato il commento positivo del sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti (Lega): «Per il prossimo anno scolastico tutti i bambini, compresi quelli sprovvisti di documentazione sulla loro vaccinazione, potranno accedere alle scuole per l'infanzia. L'obbligo slitta al 2019-2020. Una decisione di buon senso per la quale esprimiamo grande soddisfazione». All'opposto il giudizio dei senatori Pd Dario Parrini, capogruppo in commissione Affari costituzionali, e Simona Malpezzi, intervenuta nel dibattito: «La maggioranza ha approvato in commissione Affari costituzionali la proroga all'anno scolastico 2019/20 dell'obbligo vaccinale. Con questo atto M5S e Lega dichiarano la vittoria dei no vax e soprattutto si assumono la responsabilità di diminuire l'immunità di gregge e ciò va a scapito dei più piccoli, dei bambini, dei più fragili, così come accaduto oggi a Bergamo, dove due neonate sono morte di pertosse perché prive di protezione vaccinale».


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