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Gsk leader dell'accesso ai farmaci nei Pvs

Per la quarta volta consecutiva Gsk è in vetta alla classifica dell' "Access to Medicine Index", che valuta l'attività delle venti principali aziende farmaceutiche del mondo nel favorire l'accesso ai farmaci e ai servizi sanitari nei Paesi in via di sviluppo. L'indice prevede la valutazione di sette diversi parametri, come ad esempio le donazioni di farmaci, i brevetti e le politiche di prezzo. Gsk è risultata al primo posto in aree fondamentali, come la Ricerca&Sviluppo e la gestione dell'accesso ai farmaci.
«Le persone aspettano giustamente che facciamo tutto quello che possiamo per scoprire, sviluppare e commercializzare a prezzi accessibili per coloro che ne hanno bisogno, in qualsiasi parte del mondo, i nostri farmaci e vaccini – spiega Andrew Witty, Ceo di Gsk - L'Index rappresenta un importante barometro dei progressi del settore. Il risultato di Gsk rappresenta un fantastico riconoscimento per il nostro impegno continuo e per la passione di ogni persona di Gsk nel rendere disponibili le cure mediche ogni giorno, a partire dai ricercatori che operano insieme a Save the Children per sviluppare farmaci a misura di bambino fino a quanti stanno collaborando per mettere a punto un potenziale vaccino per l'infezione da virus Ebola».
Gsk è da tempo impegnata a sviluppare progettualità specifiche per favorire un ampio accesso alle cure. Dal 2012 in particolare:
- Ha attivato una partnership innovativa di cinque anni con Save the Children, per contribuire a salvare la vita di un milione di bambini nei Paesi più poveri dell'Africa. Il partenariato unisce le risorse e le competenze delle due organizzazioni per mettere a disposizione dei bambini più poveri farmaci e vaccini , per formare migliaia di operatori sanitari e per contrastare la malnutrizione infantile.
- Ha sottoposto alle autorità regolatorie il proprio candidato vaccino per la malaria RTS,S. Si tratta del primo vaccino che potrebbe proteggere i bambini in Africa.
- Ha individuato una via per rendere ancor più efficace ed etica la propria collaborazione con gli operatori sanitari nell'interesse dei pazienti.
- Collabora con il Medicines Patent Pool appoggiato da Unitaid per migliorare l'accesso alle terapie delle persone affette da Hiv-Aids, attraverso ViiV Healthcare.
- Sta portando avanti in Africa l'"NCD Open Lab" che punta a meglio comprendere le caratteristiche specifiche delle malattie non trasmissibili in Africa e che potrà offrire informazioni per approcci preventivi e terapeutici in questo ambito. L'Africa NCD Open Lab è nato quest'anno per sostenere le ricerche scientifiche nei settori di maggior bisogno nell'ambito delle malattie non trasmissibili (NCDs) in Africa. Saranno disponibili fino a quattro milioni di sterline nell'ambito della prima raccolta di fondi, per sostenere le migliori proposte di ricerca degli studiosi che operano in Costa d'Avorio, Camerun, Ghana, Gambia, Nigeria, Kenya, Uganda e Malawi.
L'Africa NCD Open Lab ha l'obiettivo di studiare questi aspetti attraverso la creazione di una rete innovativa di ricerca, che vedrà gli studiosi di GSK della struttura Ricerca&Sviluppo di Stevenage in Gran Bretagna collaborare con i ricercatori africani in studi epidemiologici, genetici e di intervento. Con questo impegno si punta a disporre di informazioni per intervenire nella prevenzione e nel trattamento delle cinque priorità patologiche – cancro, malattie cardiovascolari, diabete, patologie renali e respiratorie croniche - aiutando lo sviluppo di conoscenze direttamente nei Paesi in questione e creando una nuova generazione di esperti africani sulle NCD.
Il progetto nasce sulla scorta del successo dell'Open Lab di GSK a Tres Cantos, in Spagna, che offre accesso alle strutture, alle risorse e alle competenze del centro al fine di aiutare a ricercatori indipendenti a sviluppare i loro progetti nell'ambito delle malattie più comuni nei Paesi in via di sviluppo come malaria, tubercolosi e leishmaniosi. Dall'inizio dell'attività dell'Open Lab di Tres Cantos sono stati portati a termine 15 progetti da istituzioni di primaria rilevanza mondiale, con progressi di estremo significato per i bisogni non soddisfatti nelle patologie dei Paesi in via di sviluppo.
Un comitato di esperti indipendenti, che comprende esperti ricercatori e clinici nell'ambito delle malattie non trasmissibili, valuterà le proposte in arrivo all'NCD Open Lab, raccomandando il sostegno economico esclusivamente sulla base del merito scientifico. Il Gruppo è composto per la maggior parte da scienziati africani al fine di assicurare che verranno supportate solo le ricerche effettivamente utili per le aree in questione.
Un secondo appello, dedicato questa volta al Sudafrica, è in programma per l'inizio del 2015: verrà lanciato in collaborazione con il Medical Research Councils sudafricano e del Regno Unito, e prevede un investimento di 5 milioni di sterline.
Mike Strange, responsabile ad interim dell' Africa NCD Open Lab, afferma: «Crediamo che una rete di ricerca altamente collaborativa come quella che abbiamo creato con l'Africa NCD Open Lab abbia le potenzialità per migliorare in modo estremamente significativo la comprensione delle malattie non trasmissibili in Africa e quindi possa in ultima analisi accelerare lo sviluppo di nuove e migliori terapie per affrontarle. Il lancio di questa nostra prima chiamata per proposte di ricerca rappresenta un'importante pietra miliare per questa iniziativa, e quindi incoraggiamo gli scienziati che stanno lavorando in questo settore all'interno degli otto Paesi del programma a prendere in esame la richiesta di fondi e supporto di esperti disponibili attraverso il programma stesso». Per ulteriori informazioni e per proporre idee o considerazioni si può fare riferimento all'indirizzo internet www.gsk.com/africa-ncd-openlab.
L'impegno di Gsk nei Paesi in via di sviluppo:
• Gsk ha una lunga storia di impegno nei Paesi in via di sviluppo, che comprende anche lo sviluppo e gli studi clinici dei nuovi vaccini per malaria ed Ebola. I vaccini messi a punto dall'azienda sono compresi nelle campagne di immunizzazione in 170 Paesi in tutto il mondo e più dell'80 per cento degli 862 milioni di dosi di vaccino prodotte sono state impiegate nei Paesi in via di sviluppo.
• Nel 2015, Gsk metterà a disposizione cinque miliardi di compresse di albendazolo per la cura dell'infezione da vermi intestinali e della filariasi linfatica, nell'ambito di un impegno a lungo termine dell'azienda per combattere le malattie tropicali neglette che colpiscono le persone nei Paesi più poveri del mondo.
• GSK ha dato via ad una partnership innovativa prima del suo generee della durata di cinque anni con Save the Children, per contribuire a salvare la vita di un milione di bambini nei Paesi più poveri dell'Africa.
• Nel marzo 2014 Gsk ha annunciato una serie di investimenti mirati fino a 130 milioni di sterline in Africa nei prossimi cinque anni, per rispondere ai bisogni di salute più stringenti e contribuire alla crescita commerciale a lungo termine dei Paesi.