Lavoro e Professione

Federfarma: spesa farmaceutica a -11,5% nei primi quattro mesi 2012

La spesa farmaceutica convenzionata netta Ssn, nel primo quadrimestre 2012, ha fatto registrare una diminuzione del -11,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Il dato è quello di Federfarma che ha elaborato i risultati dell'andamento della spesa farmaceuutica nel primo quadrimestre dell'anno.

Secondo Federfarma si attenua invece la tendenza all'aumento del numero delle ricette, cresciuto del +0,2%, mentre nel 2011 era stato pari al +0,6%. In alcune Regioni il numero delle ricette, nel primo quadrimestre 2012, è diminuito, probabilmente a seguito di un incremento della distribuzione diretta ovvero della distribuzione da parte delle farmacie per conto delle Asl, i cui costi sono contabilizzati separatamente. Da aprile 2012 la diminuzione del numero delle ricette appare pressoché generalizzata.

Nel periodo gennaio-aprile 2012 le ricette sono state oltre 201 milioni, pari a 3,34 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 370 milioni, con un aumento del +0,3% rispetto al primo quadrimestre 2011. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 6,2 confezioni di medicinali a carico del Ssn. L'aumento del numero delle confezioni è leggermente maggiore rispetto a quello del numero di ricette in quanto si è assistito a un incremento, seppure ridotto, del numero medio di confezioni prescritte su ciascuna ricetta.

L'andamento della spesa nei primi mesi del 2012 è influenzato, secondo Federfarma, soprattutto dal calo del valore medio delle ricette (-11,8%): vengono, cioè, erogati a carico del Ssn farmaci di costo sempre più basso. Ciò è dovuto alle continue riduzioni dei prezzi dei medicinali (da ultima quella varata dall'Aifa nel mese di aprile 2011, che ha drasticamente tagliato i prezzi di rimborso dei medicinali equivalenti inseriti nelle liste di trasparenza), alla trattenuta dell'1,82% imposta alle farmacie dal 31 luglio 2011 che si aggiunge alle altre trattenute a carico delle farmacie stesse, al crescente impatto dei medicinali equivalenti a seguito della progressiva scadenza di importanti brevetti e alle misure applicate a livello regionale. Tra queste ultime, si segnalano l'appesantimento del ticket a carico dei cittadini e la distribuzione diretta di medicinali acquistati dalle Asl.

Il contributo delle farmacie al contenimento della spesa
Le farmacie, afferma Federfarma, continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura dei dati sui farmaci SSN, con lo sconto al SSN per fasce di prezzo, che ha garantito nei primi quattro mesi del 2012 un risparmio di oltre 180 milioni di euro, ai quali si aggiungono circa 24 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% a titolo di pay-back, posta a carico delle farmacie dal 1° marzo 2007 e tuttora in vigore. A tali pesanti oneri si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell'1,82% sulla spesa farmaceutica, introdotta dal decreto-legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2009, che è costata alle farmacie quasi 60 milioni di euro nei primi quattro mesi del 2012.

Gli oneri a carico delle farmacie sono stati ulteriormente aumentati dal Dl spending review che prevede l'aumento al 2,25% della trattenuta dell'1,82%.

È bene ricordare che lo sconto a carico delle farmacie ha un carattere progressivo in quanto aumenta all'aumentare del prezzo del farmaco, facendo sì che i margini reali della farmacia siano regressivi rispetto al prezzo. Le farmacie rurali sussidiate e le piccole farmacie a basso fatturato Ssn godono di una riduzione dello sconto dovuto al Ssn.

Quote di partecipazione a carico dei cittadini
L'incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini, spiega Federfarma, è passata dal 10,3% di aprile 2011 al 12,1% di aprile 2012 a seguito degli interventi regionali sui ticket e del crescente ricorso dei cittadini ai medicinali di marca più costosi, con conseguente pagamento della differenza di prezzo rispetto all'equivalente di prezzo più basso, a causa delle polemiche sull'efficacia dei medicinali generici e sulla sostituzione da parte del farmacista con un equivalente tra quelli di prezzo più basso, che creano diffidenza nei cittadini.

Nelle Regioni con ticket più incisivo le quote di partecipazione hanno un'incidenza sulla spesa lorda tra l'11,7% e il 15,3%.
(Per una panoramica sui ticket applicati dalle singole Regioni: www.federfarma.it alla voce "ticket regionali").

A livello regionale il calo di spesa è particolarmente evidente in Basilicata (-18%), Liguria (-17,9%), Emilia-Romagna (-15,8%), Lazio (-15,6%).