Lavoro e Professione

Servizi in farmacia: un miliardo di risparmi (in UK)

Investendo sui nuovi servizi in farmacia il Ssn potrebbe risparmiare fino a un miliardo di euro. La stima - basata su dati provenienti da Paesi come Francia e Regno Unito, già avanti su questo percorso - arriva da Federfarma, che si augura un più ampio convolgimento nella gestione del sistema territoriale delle cure anche alla luce del taglio dei posti letto e delle deospedalizzazioni derivanti dal decreto sugli standard ospedalieri.

«Noi siamo pronti ad un confronto e a proporre progetti che conuiugano accessibilità alle prestazioni e sostenibilità al sistema» afferma in un comunicato la presidente dei titolari di farmacia privata, Annarosa Racca, convinta che l'esperienza più interessante sia quella inglese. «Con il contratto firmato nel 2005, farmacie e Nhs (il servizio sanitario pubblico, ndr) hanno concordato lo sviluppo di tre differenti livelli di servizi, remunerati in base a modelli diretti a incentivare il farmacista. - spiega la Racca - A ciascuno dei tre livelli (Essential, Advanced ed Enhanced) corrispondono pacchetti di servizi che le farmacie erogano anche in base ai bisogni specifici delle comunità locali e secondo una scala di complessità crescente: farmacovigilanza, programmi di gestione della compliance, monitoraggio dei pazienti in Terapia anticoagulante, assistenza domiciliare e altro ancora».

l dato più importante riferito dalla Racca arriva da un report della Commissione per le politiche sanitarie del Bow group, il "think tank" dei tories britannici, secondo il quale «dal rafforzamento dei servizi in farmacia potrebbero arrivare risparmi per oltre un miliardo di euro: tra questi, circa 250 milioni l'anno soltanto grazie al monitoraggio sull'aderenza alle terapie da parte dei pazienti (dal quale meno ricoveri e sprechi di farmaci)».

Secondo esempio di pregio per i titolari italiani, la Francia, che nel 2009 ha varato una legge che apre alle farmacie nuovi spazi nella cornice dell'assistenza territoriale: «Occorrerà del tempo perché i nuovi servizi mettano radici e diano frutti - conclude la Racca- ma da un recente sondaggio risulta che il 60% dei francesi attende con impazienza i nuovi servizi».