Lavoro e Professione

«Passo decisivo ma non risolutivo: serve riorganizzazione complessiva dell'emergenza-urgenza»: la posizione dell'Anaao sulle nuove Linee di indirizzo per la continuità di cura

Le nuove Linee di indirizzo sull'emergenza-urgenza? Un primo passo avanti, fondamentale per la riorganizzazione delle cure primarie ma ben lungi dal risolvere i complessi problemi del Pronto soccorso. Così l'Anaao commenta, allineandosi alla posizione già espressa dalla Fimeuc, il documento varato il 7 febbraio scorso dalla Conferenza Stato-Regioni, a distanza di 17 anni dall'ultimo "Atto di intesa tra Stato e Regioni" che recepiva il Dpr del 1992.

«Laddove già operative - si legge nel testo diffuso dall'Anaao - strutture che garantiscono h24 una risposta su territorio ai bisogni dei cittadini hanno dimostrato di incidere positivamente nel regolamentare gli accessi inappropriati alle strutture ospedaliere e in particolare al Pronto soccorso». Ma «l'aumento di complessità dei pazienti, la diminuzione e la precarietà delle risorse professionali e la riduzione di posti letto continuano a costituire le principali cause del sovraffollamento e dei lunghi tempi di permanenza in Ps».

Per questo, spiegano ancora i medici del principale sindacato ospedaliero, «sarebbe assai pericoloso e colpevole considerare queste linee di indirizzo risolutive dei gravi problemi dell'emergenza. Esse, al contrario, devono rappresentare il primo atto di una più ampia e organica opera di riorganizzazione dell'intero settore dell'emergenza urgenza, che a sua volta non può prescindere da una riorganizzazione più complessa e completa dell'intero Ssn».