Lavoro e Professione

Ricetta elettronica: aziende e operatori chiedono modifiche delle linee guida a Salute e Regioni

di Sara Todaro

Aziende farmaceutiche, farmacie e medici di Medicina generale hanno deciso di fare quadrato per contestare tutti assieme le linee guida per la trasmissione telematica della ricetta farmaceutica, recentemente pubblicate che sul portale della Tessera sanitaria e in vigore dal 15 marzo.

In una lettera a triplice firma inviata al ministro della Salute, Renato Balduzzi, al presidente dei Governatori, Vasco Errani e al coordinatore della Commissione salute delle Regioni, Luca Coletto, il presidente Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, la presidente Federfarma, annarosa Racca e il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, riaprono collettivamente la querelle sull'attuazione delle modifiche normative relatiove alla prescrizione per principio attivo previste dalla L. 135/2012, modificata dalla l. 212/2012.

In settembre - sottolinea la lettera - la Salute aveva attivato un apposito Tavolo tecnico in materia, coinvolgendo i diversi attori interessati alle nuove disposizioni invitando peraltro per quanto attiene le professioni, soltanto la componente ordinistica. Le rappresentanze dei medici, dei farmacisti e di Farmindustria, presa visione della prima versione del documento divulgata per commenti, lo avevano giudicato non in linea con la norma di legge e con quanto concordato nell'ambito del Tavolo e avevano sollecitato un nuovo incontro prima della definitiva emanazione.

«Abbiamo invece appreso dell'avvenuta pubblicazione delle Linee guida, i cui contenuti per alcuni aspetti non sono conformi alle innovazioni introdotte dalla legge 221/2012 sotto molteplici punti di vista mentre, per altri introducono adempimenti non previsti», prosegue il messaggio. «Le "anomalie" da noi segnalate assumono importanza fondamentale per le successive applicazioni da parte delle software house», concludono Farmindustria, Feerfarma e Fimmg chiedendo «l'adeguamento urgente urgentemente della Linea guida al dettato normativo e, se possibile alle indicazioni scaturenti dalle osservazioni formulate», «per evitare che sul territorio trovino attuazione modalità prescrittive non in linea con le disposizioni di legge».

Nel mirino dei farmacisti, in particolare, la norma che introduce il nuovo obbligo per il medico di indicare la non sostuibilità trattandosi di terapie già in corso. Le linee guida chiariscono che «l'assenza della motivazione
o la presenza di una motivazione inidonea, o che faccia riferimento a situazioni o circostanze non documentabili, rende la ricetta non conforme a legge». Il timore delle farmacie è di vedersi accollare responsabilità e addebiti da parte delle Asl per ricette non sostituibili prive dei necessari crismi eventualmente approdate al bancone.