Lavoro e Professione

Allarme Anaao: salta il ministero della Salute?

La ricetta che circolla «è la soppressione del ministero della salute nella composizione del futuro Governo». Ma «due milioni di cittadini rinunciano alle cure impoveriti dalla crisi economica e per i costi crescenti della sanità italiana. Quasi tutte le Regioni faticano ad assicurare i livelli essenziali di assistenza e 3,7 milioni di cittadini sono costretti a trasferirsi in altre Regioni per garantirsi cure adeguate per qualità e sicurezza. La previsione di vedere compromesso definitivamente ed in modo irreparabile il principio costituzionale del diritto alla salute diventa ogni giorno sempre più realistica. La sanità deve rientrare tra le priorità del Goverrno cominciando ad eliminare la mina vagante dei nuovi tickets lasciati in eredità dagli ultimi governi. Sarebbe il colpo finale. Sono urgenti provvedimenti immediati».

L'allarme è dell'Anaao, il maggior sindacato dei medici ospedalieri che commenta: «Evidentemente si vuole ignorare che il ministero della Salute è necessario in un Paese, come il nostro, dove la gestione della sanità è stata decentrata a livello delle Regioni con risultati tutt'altro che esaltanti.
In presenza di profonde diseguaglianze, un ministero della Salute forte è indispensabile per garantire al Servizio sanitario nazionale carattere di unitarietà assicurando il coordinamento programmatorio e la salvaguardia dei criteri di uniformità assistenziali, evitando pericolose derive che negano il riconoscimento del diritto alla salute come diritto esigibile in egual modo su tutto il territorio nazionale. Non si affida il diritto alla salute al codice di avviamento postale».