Lavoro e Professione

Inps: «Nessuna taglio alle visite fiscali, solo la loro razionalizzazione»

«L'Inps non ha mai sospeso le visite mediche di controllo, ha solo annunciato di doverle ridurre in quantità, in conseguenza del taglio delle risorse cui è stato sottoposto dalle ultime leggi di spesa». Il direttore generale dell'Inps, Mauro Nori, chiarisce la posizione dell'Istituto, dopo le polemiche suscitate dalle proteste di alcune associazioni sindacali dei medici.

L'Inps illustra nel dettaglio anche il quadro sulle visite mediche di controllo effettuate lo scorso anno. Nel corso del 2012 su poco più di 1,2 milioni di visite mediche di controllo, 900 mila sono state disposte d'ufficio dall'Inps, per una spesa complessiva di circa 50 milioni di euro: le visite mediche di controllo, eseguite d'ufficio sono a carico dell'Istituto; quelle richieste dalle aziende vengono pagate dalle aziende: in questo caso nel 2012 ne sono state richieste meno di 300 mila. L'esito delle 900 mila visite disposte d'ufficio dall'Inps ha portato a una riduzione della prognosi solo in 83 mila casi (il 9% del totale delle visite eseguite: un risultato comunque quasi doppio di quello delle visite richieste dalle aziende, su 295mila visite effettuate su richiesta dell'azienda solo 16 mila volte si è giunti a una riduzione di prognosi, cioè nel 5,5% dei casi).

«Proprio in relazione a questi risultati, oltre che alla drastica riduzione delle spese di gestione cui è stato sottoposto l'Istituto - aggiunge Nori - per quest'anno è stata decisa una riduzione delle visite: l'Inps non ha mai parlato di sospensione. Una riduzione a circa 100 mila visite per il 2013, forti dell'esperienza costruita con un sempre più sofisticato sistema di datamining, ci porterà a far crescere la percentuale dei risultati di riduzione di prognosi, pur in presenza di una sensibile diminuzione del numero di visite eseguite. Quindi con meno risorse economiche e con maggiore selettività dei controlli, riusciremo a produrre comunque un sempre più efficace contrasto al fenomeno dell'assenteismo».

L'Inps comunque si è detto disponibile a revocare il provvedimento, ma al momento non è chiaro come verrà rimodulato il servizio. secondo il coordinatore nazionale per il settore Inps della Fimmg, Alfredo Petrone «da parte dell'Inps c'è la volontà di revocare il provvedimento riguardante la sospensione temporanea delle visite fiscali d'ufficio. La volontà è quella di rimodulare il servizio ma non si sa ancora come. Ma ciò che prevediamo - ha continuato Petrone - è una forte riduzione del carico lavorativo per i medici di controllo (circa 1.300 in tutta Italia, ndr) rispetto al passato».

Petrone ha specificato che «quello di ieri è stato un incontro interlocutorio» e che la settimana prossima ce ne sarà un altro, sempre nella sede dell'Inps, per discutere le decisioni da prendere. «L'Inps deve fare una spending review di circa 500 milioni, imposta dal ministero dell'Economia, e quindi deve fare questi tagli sulle visite fiscali d'ufficio», ha proseguito Petrone.

Petrone ha infine aggiunto che l'Inps solleciterà sicuramente i ministeri competenti (Economia e Lavoro) «per avere una riduzione di questa spending review» e anche la Fimmg andrà al ministero del Lavoro per sollecitare un'azione in questo senso.