Lavoro e Professione

Rc sanitaria: agenda Cineas per l'emergenza polizze

di Sara Todaro

Tabelle ad hoc per la quantificazionedei danni, consulenti tecnici specializzati per disciplina, disincentivi ai procedimenti penali: sono alcuni dei suggerimenti del Gruppo di lavoro Cineas sull'assicurabilità di strutture sanitarie e personale per affrontare l'emergenza assicurativa del settore, in vista della scadenza del 13 agosto quando tutte le categorie mediche dovranno essere dotate di una polizza Rc professionale.

A meno di due mesi dall'entrata in vigore dell'obbligo, infatti, resta la difficoltà - sorattutto per i professionisti appartenenti alle aree ritenute a più alto rischio (ginecologi, chirurghi, ortopedici) – di stipulare delle coperture assicurative adeguate. A fare da ponte con le assicurazioni ci prova ora il Consorzio universitario non profit del Politecnico di Milano che si occupa di formazione e diffusione della cultura del rischio. «A questo scopo abbiamo inaugurato il primo tavolo di lavoro che ha riunito professionisti della sanità pubblica e privata, compagnie assicuratrici e broker, accademici, associazioni a tutela dei consumatori, ed esperti», spiega il presidente Adolfo Bertani.

Obiettivo degli esperti - spiega il vice presidente Mauro Longoni (che è anche vice presidnte Acoi - chirurghi ospedalieri) - «rendere il settore più facilmente assicurabile, aiutando noi medici a svolgere la professione in un clima decisamente più sereno». E non a caso tra queste figura la depenalizzazione della "colpa lieve" nel caso in cui il professionista sanitario si sia attenuto a linee guida e buone pratiche citate dal Decreto Balduzzi e mai puntualmente individuate.

Di seguito in sintesi le proproste avanzate dal Cineas:

• Introduzione in tutte le aziende sanitarie nazionali di una figura di hospital risk manager adeguatamente formato e certificato secondo standard predefiniti, come già avviene in alcune regioni;

• Introduzione di obblighi formativi specifici sul rischio sanitario a tutte le parti coinvolte (medici, infermieri e altri professionisti);

•Introduzione dell'insegnamento della gestione del rischio clinico nei piani di studio dei corsi di laurea in medicina e chirurgia e nelle scuole di specializzazione post lauream;

•Attuazione del fondo di copertura assicurativa per le professioni sanitarie;

•Risarcimenti più facilmente definibili in base a puntuali tabelle di quantificazione del danno riportato;

•Aggiornamento degli albi dei consulenti tecnici di ufficio, che garantiscano una qualificata rappresentanza di medici legali ed esperti;

•Istituzione dell'obbligo di ricorso preventivo alle camere di conciliazione sul modello tedesco;

•Introduzione di misure per disincentivare il ricorso al sistema penale come leva per ottenere risarcimenti;

•Depenalizzazione della ‘colpa lieve' nel caso in cui il professionista sanitario si sia attenuto a linee guida e buone pratiche, e definizione puntuale delle stesse.