Lavoro e Professione

Patto oncologi-pazienti: nasce la Fondazione "Insieme contro il cancro"

È la prima volta in Europa che clinici e pazienti uniscono le forze. L'obiettivo della Fondazione "Insieme contro il cancro", battezzata oggi a Roma, è rendere ancora più incisiva la battaglia contro i tumori, che già in Italia vanta risultati incoraggianti: i nostri malati vivono più a lungo rispetto alla media europea. A cinque anni dalla diagnosi può dire di avercela fatta il 52,3% degli uomini della Penisola, rispetto al 46,5% del continente. Per le donne la forbice è più stretta, ma sempre rilevante: 60,6% nel nostro Paese, contro il 58,2% nella Ue.

La Fondazione, nata con decreto prefettizio, è il frutto dell'alleanza tra gli oncologi medici dell'Aiom e i pazienti e i volontari di Favo, la federazione delle associazioni di volontariato in oncologia. «Ma la sua creazione è stata possibile anche grazie all'appoggio delle Istituzioni e in particolar modo del ministro Beatrice Lorenzin», precisa il presidente Francesco Cognetti, primario al Regina Elena di Roma. «Le neoplasie si possono sconfiggere solo se i principali protagonisti ovvero medici, pazienti e istituzioni si mettono davvero sullo stesso piano, in un atteggiamento di confronto e collaborazione continua. Finora, come testimoniamo i numeri, è stato realizzato un ottimo lavoro. Ma è necessario fare di più. Tramite la nostra attività ci poniamo l'obiettivo di aumentare del 40%, nei prossimi 10 anni, i tumori scoperti grazie alla diagnosi precoce».

Il programma delle attività? «Sosterremo la ricerca - dice Cognetti - garantendo a tutti i migliori farmaci, l'appropriatezza terapeutica e battendoci per assicurare l'accessibilità delle cure. Esistono ancora troppe disparità sul territorio. Infine, vogliamo puntare sulla prevenzione, sensibilizzando i cittadini, perché adottino stili di vita adeguati e seguano la dieta mediterranea fin da giovani, perché la lotta al cancro inizia già da ragazzi. Lanceremo campagne di educazione importanti, rivolte a tutte le fasce d'età, coinvolgendo anche i membri del nostro comitato d'onore, formato da grandi personalità tra cui Gianni Letta, Carlo Verdone, Francesco Totti, Antonello Venditti, Valentina Vezzali, Giulio Anselmi, Margherita Buy e numerosi altri».

Per i pazienti l'intento è quello di comunicare diversamente la malattia. «Dobbiamo dire a tutti coloro che hanno lasciato la malattia alle spalle – sottolinea Francesco De Lorenzo, presidente Favo, vicepresidente della Fondazione e da poco al vertice della European Cancer Patient Coalition e Presidente FAVO – che la ripresa, una volta considerata un miracolo, è l'inizio di una nuova vita. Il "male incurabile" è un concetto che appartiene al passato: siamo riusciti a cronicizzarlo e ora dobbiamo agire di conseguenza. L'88% dei lungosopravviventi vuole tornare a lavorare. Dobbiamo essere in grado di rispondere adeguatamente ai nuovi interrogativi che la patologia ci pone». Il 33% delle disabilità riconosciute ogni anno dall'Inps riguarda i pazienti oncologici. Spesa clinica e perdita di produttività incidono per 8 miliardi di euro l'anno, lo 0,6% del PIL.

Con un messaggio, la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha "benedetto" la nuova iniziativa: «Accolgo sempre con piacere la nascita di Fondazioni come questa, in grado di trattare a 360° la questione cancro e migliorare un sistema già efficiente per quanto riguarda prevenzione, cura e riabilitazione del malato oncologico. La lotta al cancro è una delle mie priorità perché la patologia oncologica con l'invecchiamento della popolazione è destinata a diventare sempre di più un problema non solo sanitario ma anche sociale che deve essere affrontato nella sua globalità».

Che le armi contro i tumori siano diventate sempre più efficaci non è un segreto. Ma i costi e le caratteristiche delle nuove terapie (basate su bersagli molecolari precisi) impongono di stare all'erta. «Tramite la Fondazione - riferisce Stefano Cascinu, presidente Aiom - continueremo a vigilare sulla loro appropriatezza d'utilizzo e accessibilità. Ben venga quindi la recente approvazione del Governo dell'emendamento sulla classificazione delle molecole antiblastiche».

La prima iniziativa della Fondazione, oltre al sito internet (www.insiemecontroilcancro.net), è l'opuscolo informativo "Ciak! Va in scena la salute. Come vivere alla larga dai tumori", presentato oggi e dedicato completamente alla prevenzione e agli stili di vita corretti. Un dialogo immaginario allo stadio Olimpico di Roma tra Cognetti, Carlo Verdone e Francesco Totti, in cui l'attore e il calciatore vanno "a lezione" dall'oncologo per imparare come stare meglio grazie a piccoli accorgimenti quotidiani. I soliti: mangiare correttamente, non fumare, praticare esercizio fisico regolarmente, bere alcolici con grande moderazione ed esporsi al sole rispettando temi e modi di esposizione. le basi della prevenzione. Il libretto sarà distribuito in migliaia di copie in tutta Italia, sia presso le cliniche che nelle palestre, piscine, supermercati, ecc.

Ma la Fondazione avrà anche un ruolo di pungolo. «Ci muoveremo su tutti i tavoli, sia politici che istituzionali – promette De Lorenzo – perché venga valutata concretamente la possibilità di inserire il problema cancro nell'agenda del prossimo semestre di presidenza italiana all'Ue, da luglio a dicembre 2014».