Lavoro e Professione

«Responsabilità professionale, serve una legge organica». La richiesta del Consiglio nazionale straordinario Fnom

di Barbara Gobbi

Garantire la sicurezza delle cure; ridefinire i diversi profili di responsabilità penale e civile; affrontare la questione delle assicurazioni e dell'obbligo assicurativo previsto dalla legge Balduzzi. Questi i tre obiettivi indicati al presidente Fnomceo Amedeo Bianco dall'ultimo Consiglio straordinario della Federazione dei medici e degli odontoiatri.

Allo studio, in sostanza, c'è un disegno di legge che Bianco potrebbe presentare in veste di neo senatore anche prima della pausa dei lavori parlamentari. Il testo prenderebbe le mosse da una precedente proposta di legge sulla responsabilità professionale, già elaborata dalla Fnom sulla base di un documento messo a punto da una triade di esperti. «Pensiamo a un documento onnicomprensivo, che tenga conto anche delle novità presentate negli ultimi anni, ma che vada oltre un approccio meramente "spot" al problema. Serve una visione di ampio respiro, che guardi con occhi nuovi e preveda novità sostanziali, capaci di impattare sull'ordinamento oggi previsto dai codici civile e penale», spiega il segretario Fnom Luigi Conte.

Al centro dell'attenzione di medici e odontoiatri, c'è innanzitutto una diversa pesatura dell'atto medico. «Come in Italia solo in Messico e in Polonia assistiamo a una valutazione dell'atto medico, al di là delle attenuanti del caso, alla stregua di una vera e propria violenza nei confronti del cittadino. Questa impostazione, inaccettabile, va assolutamente modificata e anche di questo aspetto dovrà occuparsi il nuovo disegno di legge. Ma serve un fronte di coesione a livello parlamentare affinché, a differenza di quanto avvenuto nelle scorse Legislature, la nuova proposta non si areni», continua Conte.

Chiare, intanto, le indicazioni arrivate dal Consiglio nazionale straordinario Fnomceo. «Siamo di fronte a una situazione grave e minacciosa che mette in discussione l'agibilità stessa dell'esercizio professionale», è la premessa. Sicurezza e prevenzione del rischio non possono prescindere da «una visione sistematica e sistemica, dei molteplici determinanti che concorrono a definire la complessità del fenomeno e impongono, ai vari livelli di responsabilità, l'individuazione di coerenti e armoniche soluzioni», si legge ancora nel comunicato di sintesi dei lavori del Consiglio. Perché ciò sia possibile bisogna partire da una «mappatura dei rischi», per arrivare alla raccolta e all'analisi delle segnalazioni di incidenti nel momento in cui si manifestano - gestione della crisi - ma anche alla raccolta e all'analisi ex post dei reclami e del contenzioso, per un'identificazione delle fonti di errore. Quanto alle assicurazioni, secondo la Fnom «occorre cambiare le condizioni per consentire un accesso equo e sostenibile alle coperture».