Lavoro e Professione

Anaao: ok agli ambulatori no stop del Veneto, ma per esportare il modello ad altre Regioni servono risorse

La sanità dopo il tramonto raccoglie il plauso del sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed, che plaude all'iniziativa della Regione Veneto di prolungare l'orario degli ambulatori in alcuni ospedali della Regione, fine settimana compresi, per abbattere le liste d'attesa, anche se questo "esperimento", afferma, "sarà inevitabilmente condizionato dalle risorse finanziarie a disposizione". La sperimentazione condotta dal Veneto ha preso il via da una delibera della Regione e ha coinvolto diverse realtà, da Verona a Padova, da Vicenza a Treviso.

"Siamo convinti - sottolineano i responsabili Anaao - che le ragioni economiche rendano questo modello non esportabile in tutte le realtà del Paese; si pensi per esempio alle Regioni in piano di rientro, e dove in passato è stato sperimentato, si è dovuto chiudere per mancanza di finanziamenti".

Se un aspetto positivo di questa iniziativa sta nel cercare una soluzione al fenomeno delle liste di attesa all'interno delle strutture, poiché è possibile controllare e garantire la qualità delle risposte senza dover ricorrere ad appalti esterni, questo però, prosegue il sindacato medico, "non risolve i nodi strutturali del problema ". Per l'Anaao, infatti, il Governo e le Regioni "devono farsi carico di migliorare l'impianto della sanità nel suo complesso: le dotazioni organiche sono falcidiate per motivi di cassa; il turn over è bloccato e l'età media dei medici ospedalieri aumenta in modo preoccupante; non viene applicata la normativa europea sull'organizzazione del lavoro e sull'orario di lavoro; i servizi vengono erogati con turni di lavoro già massacranti e accumulo di ore di straordinario che non verranno mai retribuite con rischi sempre crescenti di sicurezza per i professionisti e per i pazienti. Queste sono le risposte - conclude - che il Governo ha il dovere di dare per garantire la sopravvivenza del sistema pubblico ".