Lavoro e Professione

Test Medicina ad alta tensione. Per l'Anaao sono un'«ipocrita lotteria»

Facoltà presidiate e alta tensione per i test di ammissione alla facoltà di medicina in corso oggi in tutta Italia per oltre 84 mila candidati (il 25% in più dello scorso anno) a fronte di una disponibilità di appena 10mila posti. Per l'Anaao Assomed il test rappresenta solo «una ipocrita lotteria». Per i Giovani medici la selezione dei candidato è l'«unica strada percorribile», ma presenta delle criticità che vanno affrontate. E il Codacons avverte: «Faremo degli esposti in caso di irregolarità».

«Al di là del successo e del fascino che la laurea continua ad esercitare il problema rimane quello denunciato da anni, e da più parti, di una formula di selezione assolutamente inadeguata - sottolinea in una nota il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise - Il nostro giudizio negativo nasce non solo dalla perdurante assenza di una graduatoria nazionale, il che consente una estrema variabilità del punteggio richiesto per la ammissione da una sede all'altra: studenti esclusi in una Facoltà sarebbero stati largamente ammessi con lo stesso punteggio in diverse altre. Ma anche dai contenuti di test tanto astrusi quanto lontani da una misurazione di capacità e vocazioni».

La formazione professionale ed umana del medico di domani rappresenta per Troise «un tema troppo importante per essere lasciato in via esclusiva nelle mani dell'Università con un Ssn che si chiama fuori abdicando ad un ruolo professionalizzante sancito da leggi e non surrogabile». «Se non distratti dalla definizione del patto della salute – conclude la nota - Salute e Regioni battano un colpo per rivendicare ed esercitare un ruolo attivo nella sperimentazione di nuove modalità di selezione che tengano conto delle attitudini e delle capacità dei singoli, da valutare, non con bizzarri e cervellotici quesiti in una ipocrita lotteria, dopo l'acquisizione di specifici crediti formativi.

«L'attuale sistema di selezione a quiz e di accesso programmato a Medicina presenta delle criticità, ma al momento è l'unica strada percorribile», affermano dal Segretariato italiano giovani medici (Sigm). «Non bisogna dimenticare - aggiunge la Sigm - che quello medico è l'unico ambito in cui il diritto allo studio trova un limite naturale nel diritto alla salute dei cittadini, nella misura in cui per formare un medico occorre un ottimale rapporto tra discenti, casistica clinica e discenti. In altri Paesi, ad esempio, sono già in adozione dei modelli che consentono l'accesso libero al primo anno di corso preservando quindi il diritto allo studio, per procedere a una successiva rigorosa selezione sui contenuti delle materie studiate e in base all'esito degli esami sostenuti, coniugando quindi la restrizione a imbuto del numero programmato con una valutazione di merito».

Sullo svolgimento dei test a Medicina è intanto intervenuto anche il Codacons sollecitando gli studenti studenti a segnalare eventuali errori e irregolarità: «Invitiamo i candidati a segnalarci errori, problemi o anomalie rilevate durante le prove d'esame, inviandoci una mail all'indirizzo info@codacons.It- spiega l'associazione- in caso di irregolarità, ci faremo portavoce degli interessi degli studenti, presentando esposti in procura e chiedendo la ripetizione dei test d'ammissione».

Nella nota il Codacons conferma la propria contrarietà al numero chiuso definita «una distorsione del mondo dell'istruzione che, in campo sanitario, crea un danno non solo agli studenti, il cui diritto allo studio viene ingiustamente limitato, ma anche ai cittadini, considerato che il fabbisogno di medici e personale sanitario nel nostro paese é ancora molto elevato».. Per tale motivo il Codacons ha promosso un ricorso collettivo al tar del lazio contro il sistema del numero chiuso, al quale possono aderire (attraverso il sito www.Codacons.It) tutti gli studenti che oggi sostengono le prove d'ingresso.