Lavoro e Professione

Marino: abolire il numero chiuso per la facoltà di Medicina

di Rosanna Magnano

Bene il concorso unico nazionale per i medici specializzandi , ma ora bisogna abolire il numero chiuso per la Facoltà di Medicina. E' la proposta lanciata da Ignazio Marino, sindaco di Roma, medico, ex presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Ssn e membro della Commissione Igiene e sanità del Senato della Repubblica nella XVI Legislatura. Un'idea lanciata sulla scia delle polemiche che hanno accompagnato lo svolgimento dei test d'ingresso alla facoltà di Medicina , il 9 settembre scorso, che ha visto concorrere in tutta Italia oltre 84mila candidati (il 25% in più dello scorso anno) a fronte di una disponibilità di appena 10mila posti.

"Credo che probabilmente il numero chiuso - sottolinea Marino - per facoltà come Medicina sia un errore: o si seleziona anche con dei colloqui, che mi rendo conto introducono una discrezionalità ma possono aiutare a scegliere la personalità, oppure il modo più semplice è dare l'accesso a tutti e chiudere al secondo anno per chi non ha dimostrato profitto come accade in altri paesi". La dichiarazione è stata fatta dal sindaco di Roma, a margine della riconsegna dei locali del liceo Socrate andati a fuoco lo scorso luglio.


"Sostengo da molti anni - spiega l'esperto in sanità - che per fare un buon medico il metodo di selezione che abbiamo in questo momento è sbagliato. Mi fiderei molto di più, visto che oggi formiamo i medici che ci cureranno domani, di un medico che magari ha un voto basso in chimica o non sa rispondere a un quiz di una trasmissione tv e invece ha coltivato il sentimento importante per chi fa quel mestiere cioè la solidarieta'".

Di sicuro è stata invece una svolta positiva, per Marino, l'introduzione della graduatoria unica nazionale per i medici specializzandi: "Penso che un passo in avanti, che suggerisco da anni e che il ministro sta seguendo con determinazione, sia la competizione unica nazionale che ha un doppio risvolto: da un lato avremmo una graduatoria delle persone migliori e dall'altro, se arriviamo a fare in modo che possano scegliere l'ateneo che ritengono migliore, ci sarà una classifica indiretta dei nostri atenei migliori".