Lavoro e Professione

Antitrust, Bianco: «Le regole sono nel Codice deontologico». Che è la nostra legge

di Barbara Gobbi

«Il Codice deontologico è l'insieme delle regole che ispirano la nostra condotta. Tutela una pubblicità sana, trasparente, disgnitosa e non magnificante. Su questo dato acquisito costruiremo la replica che entro 60 giorni dovremo produrre all'Antitrust. Del resto, non ci sembra di aver travalicato o disatteso nessuna legge nazionale». Il presidente della Federazione dei medici italiani Amedeo Bianco commenta a caldo la notiza dell'istruttoria aperta dall'Antitrust nei confronti della Fnomceo, arrivata oggi durante la riunione del Comitato centrale a Roma. «Chiedemmo due anni fa all'Antitrust - precisa ancora Bianco - di dirci se un'attività pubblicitaria come quella condotta da Groupon fosse compatibile con normativa vigente e non ha mai risposto. In compenso ora ci troviamo sul banco degli imputati. Ci tuteleremo e difenderemo le nostre ragioni».

Le segnalazioni di una limitazione del ricorso alla pubblicità, arrivate da medici e odontoiatri e della società Groupon, colpiscono al cuore uno dei temi caldi del Codice deontologico, che all'articolo 56 sintetizza la sempre difficile ricerca di equilibrio tra la libertà di informazione e di divulgazione delle proprie attività - in capo al medico - e la necessaria e suprema tutela della sicurezza dei pazienti.

«E proprio le garanzie sulla salute - è il commento del presidente dell'Ordine di Firenze Antonio Panti, tra i padri del Codice deontologico in questi mesi in via di aggiornamento - sono il faro che deve guidare ogni forma di pubblicità. Nel corso dei miei ripetuti mandati non mi è mai capitato di sanzionare un iscritto per violazione delle regole sulla pubblicità, ma in questi tempi di crisi economica che costringono le famiglie al risparmio, e di facili promesse anche su aspetti innovativi e particolarmente delicati, come la medicina predittiva, bisogna tenere alta la guardia. Anche, perché no, potenziando proprio quell'articolo 56 che per il momento la nuova bozza di Codice lascerebbe immutato».