Lavoro e Professione

Fimmg, Milillo: «Gli interventi sulla farmaceutica previsti dagli emendamenti alla legge di stabilità "controllano" la mano del medico»

«Non cessa il tentativo dei legislatori di "controllare" la mano del medico nel momento della prescrizione per garantire risparmi nel breve periodo contro gli interessi di salute dei cittadini», secondo il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo che attacca le previsioni contenute negli emendamenti presentati alla legge di stabilità sui farmaci.

«E' quanto emerge da diversi emendamenti sulla farmaceutica presentati alla Legge di Stabilità, in discussione in questi giorni presso la commissione Bilancio del Senato, e che riguardano in particolare la proposta di prevedere a livello territoriale l'uso di gare basate sull'equivalenza terapeutica - spiega Milillo -. Questo avrebbe come conseguenza una grave limitazione di prescrizione del medico, obbligato sostanzialmente a prescrivere per principio attivo. Il paziente, soprattutto se affetto da patologia cronica e in trattamento con numerosi medicinali, correrebbe inoltre il rischio di vedersi sostituire dalle farmacie i farmaci che solitamente assume a seconda dell'azienda che in quel territorio ha vinto la gara».

«Risparmi nel breve, tagli sui bilanci, non contenimento dei costi, sui quali c'è la nostra disponibilità a offrire un contributo professionale - prosegue Milillo -. Sottomettere la prescrizione medica a pure logiche di taglio di spesa invece che a criteri di appropriatezza significa, lo dicono tutte le pubblicazioni scientifiche, aumentare il rischio di complicanze e quindi moltiplicare le spese per prestazioni sanitarie più costose e più dolorose per i cittadini. Fino a ora il miglior modo per garantire l'appropriatezza nell'uso dei farmaci è stato quello di coinvolgere i medici di medicina generale che in molte aziende di diverse regioni (Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Sicilia, per citarne alcune) hanno raggiunto traguardi di grande impatto. L'Aifa ha svolto e sta svolgendo un importante lavoro di regolazione che deve essere difeso e sostenuto senza interferenze legislative che continuano a distruggere in poche ore ciò che si sta costruendo da anni».