Lavoro e Professione

Snami all'attacco degli emendamenti sui farmaci al Ddl stabilità: «Medicine di Stato in farmacia?»

«Grandi prove di mortificazione di medici e pazienti» secondo lo Snami attraverso la presentazione di diversi emendamenti sulla farmaceutica presentati alla Legge di Stabilità, in discussione in questi giorni presso la Commissione bilancio del Senato.

«Impressiona negativamente - dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - che tra i firmatari dei vari emendamenti ci siano la senatrice del Pd Nerina Dirindin, già assessore alla sanità della regione Sardegna, conosciuta per aver avuto rapporti conflittuali con la classe medica sarda, specie con la medicina generale, ma soprattutto il senatore Amedeo Bianco, anche lui del Pd, attuale presidente nazionale degli Ordini dei Medici. Ho già detto più volte pubblicamente che Bianco dovrebbe dimettersi perché stride il conflitto, come questa vicenda svela inequivocabilmente, che chi dovrebbe rappresentare tutti i medici non può rappresentare interessi solo di una parte».

«Gli emendamenti, se approvati - continua Testa - porterebbero le farmacie a dover consegnare in via esclusiva al paziente quel farmaco, sostituendo d'imperio la medicina assunta solitamente, prodotto dall'azienda che ha vinto la gara, al ribasso, in quel territorio. In spregio al diritto del medico di prescrivere quanto ritiene più utile al proprio assistito e al diritto del paziente di avere il farmaco che assume solitamente e che gradisce perché "cura" la sua malattia. Il tutto per una pura logica di presunti risparmi che obbligherebbe la sostituibilità tra prodotti che potrebbero avere caratteristiche terapeutiche diverse, con possibili riflessi negativi per i pazienti, poiché si darebbe priorità al costo e non alla specifica esigenza terapeutica. E' l'inizio della fine limitare la libertà prescrittiva dei medici, gli unici in grado di individuare la terapia migliore per il paziente in base ai dati clinici e anamnestici, pur nel rispetto dei vincoli di bilancio cui la sanità non può sottrarsi. Ma il presidente della FnomCeo, il senatore del Pd Amedeo Bianco, è conscio che questo è il pensiero dominante di chi fa il medico e vuole continurare a curare i propri pazienti secondo scienza e coscienza?».