Lavoro e professione

Convenzioni/ 1 La Fimmg dichiara lo stato d'agitazione contro l'inerzia delle Regioni

Si fanno sempre più tesi i rapporti tra medici di famiglia e Regioni. Il maggior sindacato di categoria, la Fimmg, ha appena dichiarato lo stato di agitazione contro l'inerzia delle amministrazioni locali: in una lettera inviata oggi ai ministri competenti e ai governatori il segretario nazionale del maggior sindacato dei medici di base, Giacomo Milillo, ha ricordato che la legge Balduzzi prevedeva l'obbligo di stipulare i nuovi Accordi collettivi nazionali entro l'11 maggio 2013. Siamo a quasi due anni di ritardo e - denuncia Milillo - «non solo la Conferenza delle Regioni non si è attivata per adempiere all'obbligo, ma a tutt'oggi il Comitato di settore non ha ancora approvato l'atto di indirizzo necessario all'avvio delle trattative».

Un'inerzia che per la Fimmg non trova giustificazioni nella crisi economica «perché è chiaro che il rinnovo deve avvenire a costanza di risorse, e proprio la riscrittura della Convenzione costituisce momento fondamentale per l'improcrastinabile riorganizzazione dell'assistenza primaria, per un uso più razionale delle risorse rese disponibili dal finanziamento del Ssn».

Il sindacato non usa mezzi termini: la grave condotta politico-amministrativa delle Regioni, insieme con il «rifiuto ormai triennale a definire il Patto della salute con tutti i Governi succedutisi», «costituisce un grave pregiudizio alla tutela della salute prevista dall'art. 32 della Costituzione». Per ora, quindi, lo stato di agitazione ma non è escluso che si arrivi allo sciopero.

I motivi dello scontro sono tanti. Non ultimo, il fronte delle ore sindacali da pagare ai sostituti dei medici sindacalisti, che si è scaldato nei tribunali di tutta Italia (si veda, da ultimo, l'ordinanza del tribunale di Ravenna ). La stessa bozza di atto di indirizzo - appena rivista con ulteriori limature e che in questi giorni sta per essere trasmessa al Governo - non piace ai generalisti, convinti che le Regioni stiano facendo una prova di forza.