Lavoro e professione

Milillo: «Ora si parta davvero con la trattativa. Le Regioni restano autoritarie e arroganti»

di Manuela Perrone

L'atto di indirizzo? Finalmente è arrivato , con gravissimo ritardo. I contenuti? Irricevibili, ma vedremo al tavolo. La partita delle ore sindacali? Un ricatto bello e buono. Giacomo Milillo, segretario della Fimmg, il maggior sindacato dei medici di base che ha appena dichiarato lo stato di agitazione , continua a non essere tenero con le Regioni.

Vi piace l'atto di indirizzo?
Non vediamo l'ora di averlo perché vogliamo iniziare le trattative. Poi è chiaro che sul tavolo andremo a decidere cosa si può fare o non si può fare. È solo l'atto formale di inizio, ed è gravissimo che arrivi con tutto questo ritardo. Se poi non è servito neanche a migliorare il contenuto non partiamo con il piede giusto, ma intanto partiamo.

Le Regioni insistono sulla necessità di decidere in autonomia i nuovi assetti organizzativi.
È ridicola l'ultima frase della nota delle Regioni (la riportiamo qui, ndr: «Il sistema sanitario – ha concluso Montaldo – è ormai saldamente articolato sulle Regioni e quindi è assolutamente naturale che anche gli strumenti che derivano dai contratti e dalle convenzioni possano aderire meglio alle esigenze delle singole realtà territoriali») in cui sentono il bisogno di ribadire la loro centralità. C'è da sorridere: o è la solita arroganza o è ingenuità.

Nelle ultime settimane i toni si sono alzati. Sono le normali schermaglie pre-trattativa o qualcosa di più?
Dipende dall'atteggiamento che assumerà la controparte al tavolo. Certo è che sul piano politico non ci sono schiarite: continua a esserci da parte delle Regioni, soprattutto dell'Emilia Romagna, un atteggiamento autoritario, dirigistico e arrogante che ignora le negoziazione. Vedremo quale sarà il comportamento della Sisac.

L'atto di indirizzo prevede la rivisitazione di tutte le indennità per finanziare le nuove forme organizzative. Sempre contrari?
Non se ne parla neppure: è giuridicamente impossibile. Questo dimostra come le Regioni con arroganza viaggino al di sopra del possibile.

Allora da dove si prenderanno i fondi per Aft e Uccp?
Non servono fondi. Le nuove forme organizzative sono una questione, appunto, organizzativa, e non strutturale: non sono le case della salute che loro pensano di fare. Non possono pensare di costruire i muri con i nostri soldi. Non se ne parla neppure, e lo sanno benissimo. E poi c'è una legge finanziaria che impone una non variazione del compenso del singolo medico. Bisogna avere intelligenza per fare queste cose e non fare solo i ragionieri, con tutto il rispetto per i ragionieri.

La questione ore sindacali contribuisce a surriscaldare gli animi.
Non me ne importa niente. Non è quello il problema. Ormai quella questione ha un suo corso: se le Regioni intendono andremo avanti per otto anni e poi la Cassazione dirà chi ha ragione. Di sicuro finora tre tribunali hanno espresso giudizi diversi e riconosciuto il diritto al pagamento delle ore di sostituzione da parte dell'azienda.

Non ne parlerete al tavolo?
Le Regioni vogliono inserire questo capitolo perché pensano di avere più forza di ricatto nei nostri confronti. La Fimmg non è ricattabile.