Lavoro e professione

I medici specializzandi elencano le priorità di lavoro del Miur e alla ministra Giannini chiedono: «Prosegua sulla strada tracciata da Carrozza»

Sette priorità di lavoro, in linea di continuità con la strada già tracciata dalla ex ministra Maria Chiara Carrozza. A indicarle alla neo titolare del Miur Stefania Giannini è la Confederazione nazionale delle associazioni dei medici specializzandi (Federspecializzandi), che esprime soddisfazione per la firma da parte di Maria Chiara Carrozza del decreto ministeriale che formalizza le regole per il concorso nazionale di accesso alle scuole di specializzazione.

Per i medici in formazione specialistica, l'emanazione del decreto ministeriale rappresenta «l'ultima tappa di una battaglia di civiltà, iniziata molti anni fa e accelerata nei mesi scorsi grazie alla ampia e generosa mobilitazione degli studenti, per arrivare ad un nuovo regolamento che rispecchiasse i principi che, da sempre, FederSpecializzandi ritiene debbano essere alla base dell'accesso alle scuole di specializzazione: valorizzazione del merito, completa trasparenza del concorso, nazionalizzazione delle graduatorie, prove d'esame realmente in grado di valutare le conoscenze e le competenze degli aspiranti specializzandi. Si ribadisce tuttavia l'urgenza di rendere note al più presto le fonti bibliografiche da cui verranno tratte le prove concorsuali in modo da fornire agli aspiranti specializzandi indicazioni certe circa la preparazione dell'esame nazionale».

Queste, nel dettaglio, le richieste alla nuova titolare dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini, a cui Federspecializzandi chiede un incontro urgente:

- Il reperimento dei fondi necessari per allineare il numero di nuovi contratti di specializzazione e dei posti per il corso specifico in medicina generale rispetto al numero dei laureati in medicina e chirurgia
- L'attuazione di un nuovo sistema di programmazione del numero di accessi al corso di laurea in medicina e chirurgia e ai corsi di formazione post-laurea, e più in generale di tutti gli operatori che operano all'interno del Ssn, sulla base di una prospettiva di lungo corso che tenga conto del mutamento dei profili socio-demografici della popolazione e del conseguente cambiamento dei bisogni di salute e di assistenza sanitaria, così come della profonda trasformazione della modalità di assistenza sanitaria che sono in corso nell'ambito del nostro Ssn.
- Una profonda riforma, oltre che delle classi e delle tipologie delle scuole di specializzazione, anche e soprattutto degli ordinamenti didattici delle stesse in modo da aggiornare i profili di conoscenze e competenze che qualificano ogni singolo profilo specialistico rispetto a quanto realmente richiesto, con una prospettiva di lungo corso, dal Servizio Sanitario Nazionale in cui gli specialisti sono chiamati ad operare.
- Una profonda riforma delle metodologie didattiche e di valutazione del conseguimento degli obiettivi formativi.
- il potenziamento dell'Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica, affinché possa vigilare adeguatamente sui risultati della formazione specialistica, nonché definire i criteri e le modalità per assicurare la qualità della formazione e fornire agli aspiranti medici specializzandi dati aggiornati riguardo la qualità di ciascuna Scuola di specializzazione, e l'attivazione di tutti gli Osservatori regionali per la formazione medica specialistica in ottemperanza al Dlgs 368/99
- L'equiparazione del corso specifico in medicina generale a una scuola di specializzazione in modo da sanare un'anomalia che rappresenta un unicum in Europa
- L'equiparazione contrattuale degli specializzandi di area sanitaria ai medici in formazione specialistica.