Lavoro e professione

Fimp: cautela su proposta vaccini M5S Lombardia

Sì al superamento dell'obbligo vaccinale per anti-polio, tetano, difterite ed epatite B, ma suscita «apprensione» la proposta in materia depositata dal Movimento 5 Stelle in Lombardia: lo segnala la Fimp in una presa di posizione che fa seguito ad un documento ufficale Società italiana di igiene (Siti) in materia, stigmatizzando il riferimento a presunti rischi sanitari collegati ai prodotti «smentiti dalla comunità scientifica».

La Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp) - si legge in una nota - «auspica da sempre il superamento dell'obbligo vaccinale per i 4 vaccini anti-polio, tetano, difterite ed epatite B, considerando tale vincolo appartenente a realtà socio sanitarie del passato e preferendo la scelta consapevole e sopratutto l'omogeneità su tutto il territorio nazionale delle migliori e attuali raccomandazioni in tema di vaccin». Il sindacato dei pediatri «ha fortemente appoggiato la scelta della Regione Veneto vigente da oltre 3 anni di sospensione dell'obbligo tramite la capillare attività dei singoli pediatri di famiglia e di chi li rappresenta all'interno delleistituzioni» - prosegue la nota - «ed ha approvato con grande soddisfazione il varo del Piano nazionale vaccini 2012-2014» anche per il «forte messaggio alle regioni di uniformità nelle raccomandazioni vaccinali che ha messo la parola fine a un federalismo vaccinale incongruo, pericoloso e ingiusto».

Nel caso della proposta avanzata da M5S «non è tanto la sospensione dell'obbligo richiesta per la Lombardia, anche se si preferirebbe un'iniziativa ministeriale e non modalità localistiche, ma alcuni aspetti del provvedimento» nella cui premessa «si fa riferimento a eventuali risparmi derivanti dal non uso di vaccini facoltativi, nonché al rischio sanitario a essi collegato, smentiti in realtà dalla comunità scientifica». «Gli sforzi formativi e informativi di questi anni puntano invece - conlude la Fimp - a definire come raccomandati tutti i vaccini presenti nel Calendario nazionale, perché offrono al minore, e non solo, le migliori opportunità di prevenzione verso malattie infettive e patologie tumorali, finalizzate alla tutela della salute».