Lavoro e professione

Cure primarie, nasce a Firenze la scuola di alta formazione Simg

Nasce a Firenze la Scuola di alta formazione della Società italiana di medicina generale (Simg). L'obiettivo è quello di formare un medico di medicina generale "con interessi disciplinari speciali", in grado di coordinare al meglio le attività svolte sul territorio con quelle dell'ospedale. Una «cerniera evoluta» con la medicina specialistica, già presente in altri Paesi Ue. L'iniziativa è stata annunciata alla chiusura di un seminario sullo stato delle cure primarie in Italia.


"Vogliamo definire un percorso didattico specifico - spiega il presidente Simg, Claudio Cricelli - per professionisti ‘con interessi disciplinari speciali', già attivi da anni in altri Paesi europei. Dobbiamo affrontare cambiamenti decisivi che richiedono competenze scientifiche, organizzative e manageriali"

La Scuola di alta formazione della Società italiana di Medicina generale (Simg) nasce con l'obiettivo di addestrare nuove figure professionali, indispensabili nell'organizzazione delle cure primarie. È la prima scuola in Italia di questo tipo. "Il medico di famiglia ‘con interessi disciplinari speciali' – continua Cricelli - rappresenta un passo in avanti verso la media intensità di cura, colmando la distanza con l'ospedale, che fornisce invece assistenza ad alta intensità. La Scuola vuole formare anche i futuri dirigenti delle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) e delle Unità complesse di cure primarie (Uccp), cardine della nuova assistenza sul territorio".

L'avvio della Scuola si inserisce nel contesto di un'ampia discussione sullo stato dell'arte delle cure primarie. "La nostra professione – conclude il presidente Simg - affronta oggi cambiamenti decisivi in rapporto alle competenze mediche, organizzative e manageriali. Il seminario è stata l'occasione per un confronto sulle esperienze realizzate nelle diverse Regioni, per comporre un'immagine ampia ed esauriente della situazione e degli avanzamenti in tutto il Paese. Forti della nostra esperienza nella formazione medica siamo consapevoli di essere a un punto di svolta. Riteniamo che solo un ampio dibattito interno possa individuare il miglior percorso e il modello più funzionale di una nuova Scuola nelle cure primarie".