Lavoro e professione

Specializzandi: petizione on line di «medicisenzafuturo» per una nuova programmazione

«Trovare subito i fondi per far accedere alla specializzazione i giovani medici e gli studenti in medicina italiani è necessario ed urgente non solo per il futuro dei futuri protagonisti della salute e sanità del Paese ma, soprattutto, per garantire agli Italiani la possibilità di essere adeguatamente curati nel prossimo futuro».

È questa la sintesi del contenuto della petizione on line, lanciata sul web (www.medicisenzafuturo.it ) dal Comitato promotore dell'«Appello in difesa del futuro degli studenti e aspeiranti specilizzandi in medicina».

L'iniziativa nasce da un gruppo di studenti in medicina uniti nel «Coordinamento nazionale studenti in medicina per la Ri-FORMAzione» e da laureati in medicina di tutta Italia, organizzati nel «Comitato aspiranti specializzandi», a cui hanno un contributo fondamentale alla nascita dell'iniziativa il «Coordinamento liste per il diritto allo studio» e l'Associazione italiana giovani medici - Sigm .

I dati a cui fa riferimento il Comitato promotore parlano da soli: a fronte di una stima di almeno 9.000 candidati, il contingente di contratti di specializzazione attualmente finanziabili dal Governo non raggiungerà nella migliore delle ipotesi le 3.500 unità, a cui devono aggiungersi circa 900 borse di studio per la formazione specifica di medicina generale.

In assenza di interventi strutturali il quadro tenderà a peggiorare secondo gli studenti nei prossimi anni per l'incremento progressivo degli accessi a medicina, senza l'adeguamento del capitolo di spesa sulla formazione medica post laurea: «migliaia di giovani professionisti e, in prospettiva, migliaia di studenti in medicina, formati con fatica ed a caro prezzo dalle università italiane, saranno condannati all'emigrazione forzata o alla disoccupazione!», è la protesta.

Basandosi su questi presupposti la petizione, rivolta al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e ai ministri di Università, Salute ed Economia, chiede di:

- reperire ed investire i fondi necessari a finanziare nel 2014 e negli anni accademici a seguire la formazione specialistica e di medicina generale di almeno 6.000 laureati in medicina per ogni anno accademico.

- dotare il sistema di strumenti utili a programmare correttamente il fabbisogno di medici e professionisti sanitari, sia a livello centrale che periferico.

«In questi mesi - afferma il Comitato - si sono succedute numerose iniziative e manifestazioni di protesta per sensibilizzare le Istituzioni sul tema. Siamo studenti e medici e la nostra non è una lamentela di parte fine a sé stessa, bensì chiediamo di essere messi nella condizione di formarci adeguatamente per realizzare le nostre legittime aspirazioni professionali e metterle a servizio della cittadinanza! Pertanto, adesso ci attendiamo risposte adeguate e non più soluzioni tampone!»