Lavoro e professione

Anestesisti Aaroi: col Def di Renzi, dai tagli agli espropri

Anestesisti rianimatori sul piede di guerra contro il Def marca Renzi che segna il passaggio dai tagli indiscriminati agli espropri. Ad annunciarlo è un comunicato diffuso dall'Aaroi-Emac con cui il sindacato degli anestesisti rianimatori ospedalieri ialiani dell'emergenza e dell'area critica annuncia l'adesione allo stato di agitazione annunciato dalle altre organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria.

Secondo l'Aaroi, infatti « colpire con incessanti penalizzazioni, non solo economiche, una categoria di lavoratori ormai divenuta il bersaglio "privilegiato" di una politica orientata al risanamento dei conti da realizzarsi unicamente attraverso tagli alle retribuzioni dei pubblici dipendenti, in particolare proprio dei medici, è diventato ormai un pensiero fisso, più che ricorrente». «I medici - sostiene il sindacato - stanno subendo espropri mirati e programmati, già eseguiti o in corso di esecuzione, sulla base di un progetto strutturato e cadenzato, tra cui il congelamento delle progressioni di carriera e il blocco della contrattazione collettiva. Se il Def contenesse ulteriori decurtazioni a loro danno, sotto forma di un non meglio precisato "tetto agli stipendi", questi espropri progressivi diverrebbero una vera e propria depredazione».

L'Aaroi-Emac prende atto della precisazione del Ministro Lorenzin che attribuisce ad un problema «lessicale» l'equivoco legato ad una «errata identificazione dei "dirigenti medici" con i "manager" della Pubblica Amministrazione, alle cui sole retribuzioni si applicherebbero le misure del Def». «Pur prestando la massima attenzione e fiducia nella buona fede del Ministro Lorenzin - scrive però il sindacato - teniamo a sottolineare che nessun altro organo istituzionale si è finora degnato di confermare o di smentire questo "equivoco". Probabilmente è giudicato più conveniente, dal punto di vista politico, mantenerlo in bilico, nel tentativo di far identificare, anche nella pubblica opinione, gli sprechi del Ssn con gli stipendi dei medici, nonché nella strategia di cavalcare un crescente conflitto sociale. Questi sembrano essere, rispettivamente, il vero metodo e il vero strumento per non affrontare il vero obiettivo: quello di eliminare gli sprechi reali, legati alle inefficienze delle Pubbliche Amministrazioni, tra cui gli Enti del Ssn, sui cui processi gestionali, peraltro, i medici hanno ben poca voce in capitolo».

.