Lavoro e professione

Riforma Enpam, dieci Omceo capitanati da Milano mandano le loro proposte a Oliveti

Revisione dei meccanismi elettorali con l'introduzione della preferenza unica, stretta sul numero dei componenti del Consiglio nazionale, decurtazione del gettone di presenza da 1.100 a 300 euro. E, soprattutto, nomina di un Consiglio di amministrazione «molto più snello e competente», composto da tre esperti in investimenti finanziari, immobiliari e attuariali a cui affidare la responsabilità della gestione dei fondi pensionistici e assistenziali versati dagli associati, e da quattro medici, tra cui verrebbe scelto il Presidente.

Sono queste le proposte di modifica presenti nella proposta di emendamenti allo statuto Enpam, che dieci ordini provinciali guidati dall'Omceo di Milano hanno inviato, corredati da una lettera, al presidente dell'ente previdenziale e assistenziale dei medici, Alberto Olivetti.

La proposta, firmata da Roberto Carlo Rossi che l'ha messa a punto con gli Ordini di Ascoli Piceno, Bologna, Ferrara, Latina, Piacenza, Potenza, Salerno, Trapani e Verona, si sarebbe resa «necessaria soprattutto dopo i gravi danni determinati dagli investimenti in derivati ad alto rischio».
«Gli investimenti in derivati tossici - afferma infatti Roberto Carlo Rossi, Presidente dell'Ordine di Milano - secondo i pubblici ministeri romani, nel 2008, hanno procurato all'Enpam un danno di 250 milioni di euro. Sarà compito della magistratura valutare le eventuali responsabilità penali, ma è fuori di dubbio che il problema fosse a monte, ovvero nella governance che affidava decisioni su rilevanti scelte di investimento a persone che si sono rivelate quantomeno poco competenti. La bozza di riforma dell'Enpam prosegue in quell'errore ed espone il nostro futuro previdenziale a ulteriori, gravi rischi».