Lavoro e professione

Federanziani-Fimmg: così il Mmg assiste fragili e cronici

Riorganizzare l'attività del medico di famiglia perché possa migliorare l'assistenza, soprattutto quella verso i pazianti più fragili. E' il leit motive de documento «La medicina del territorio al servizio del paziente: dalle criticità alle soluzioni concrete», realizzato e presentato oggi da Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Federanziani e Corte di giustizia popolare per il diritto alla Salute.

I cardini sono l'affermazione del ruolo del medico di medicina generale come fulcro del sistema salute, l'affiancamento del medico con una figura professionale formata ad hoc come «assistente di studio» (qualcosa in più di un segretario), l'umanizzazione del rapporto medico-paziente, la riorganizzazione della medicina generale con la costituzione di Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) che operino in sedi di lavoro comuni e condividano una rete informatica che contenga tutte le informazioni cliniche dei loro pazienti, garantendo loro la presenza di un medico sempre aggiornato sulla loro condizione.

Il testo contiene le considerazioni, le proposte e le linee programmatiche approvate da oltre seimila delegati Federanziani e 25mila medici Fimmg e sarà presentato, oltre che nel prossimo congresso della Corte di giustizia (in programma il prossimo novembre a Rimini), alle Istituzioni in vista dell'apertura delle trattative per il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale.

Il documento prevede anche, tra i dodici punti/proposte, la possibilità per i medici di eseguire esami diagnostici, soprattutto quelli correlati alla prevenzione e al controllo delle patologia croniche. A proposito di queste ultime, la figura dell'assistente di studio avrebbe un ruolo di particolare rilievo proprio nella gestione dei pazienti cronici così come i familiari o i «badanti» di queste persone, che dovrebbero ricevere un'adeguata formazione di base così da diventare dei veri e propri Assistenti familiari, considerati come componenti del team multi-professionale di assistenza. I medici dovrebbero inoltre essere affiancati da un assistente sociale per garantire l'integrazione socio-sanitaria e attivare le risorse del sociale necessarie.

«Tale riorganizzazione della medicina generale e dell'area delle cure primarie - si legge nel documento - deve trovare adeguato finanziamento dalla riconversione di spese conseguente sia alla riorganizzazione ospedale/territorio, con l'affidamento alla medicina generale dei percorsi di cura della cronicità, sia al recupero di spese inutili e di sprechi che avvengono in altri settori del sistema sanitario. «Il documento presentato oggi - ha commentato Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg - é fondamentale importanza perché testimonia che c'é una convergenza di obiettivi tra medici e cittadini e che questi ultimi condividono le nostre preoccupazioni e le nostre proposte per migliorare l'assistenza territoriale».

«Federanziani sostiene da tempo - ha aggiunto Roberto Messina, presidente Federanziani - che il medico di medicina generale rappresentare il primo filtro delle esigenze e dei bisogni del cittadino-paziente. La redazione di questo documento - ha proseguito - sancisce per la prima volta la piena collaborazione medico-cittadino e sottolinea come sia solo il primo passo per un'evoluzione del Servizio sanitario nazionale a dimensione di paziente».

«Attraverso la scientifica valutazione delle criticità del Ssn - ha ribadito Giuseppe Tozzi, presidente della Corte di giustizia popolare per il diritto alla salute - e la condivisione tra diversi attori di proposte concrete e soluzioni sostenibili, nascono documenti come questo, in cui per la prima volta le esigenze del paziente e del medico di famiglia trovano piena condivisione e comunione di intenti».