Lavoro e professione

Mmg e Patto: Montaldo (Liguria) mette in riga Milillo (Fimmg)

E' ancora polemica tra i medici di famiglia della Fimmg e il comitato di settore delle Regioni sul nuovo accordo per la medicina generale che alla fine della prossima settimana tornerà al tavolo di trattiva.

«Sindacati e Sisac si stanno annusando - ha spiegato Giacomo Milillo, presidente Fimmg -. Noi abbiamo ben chiaro il percorso che vogliamo fare, ma la Sisac non si esprime. Noi vogliamo costruire, se però vediamo che ci portano troppo in là e ci impediscono di lavorare, siamo pronti alla rottura».

«Le nuove e ulteriori dichiarazioni di Milillo, risultano davvero poco comprensibili, alla vigilia del secondo incontro in Sisac, per la nuova convenzione. E anche le schermaglie del confronto contrattuale sono una realtà stantia che bisognerebbe abbandonare per puntare alla sostanza del confronto e dei risultati», ha replicato Claudio Montaldo, Vicepresidente della Regione Liguria e presidente del comitato di Settore Regioni-sanità.

A proposito della prossima riunione, ad esempio, Milillo ha riferito che « sono stati convocati tutti i sindacati senza ordine del giorno. «Abbiamo chiesto, con una lettera, quale sia l'ordine del giorno, per poter meglio collaborare alla discussione, ci é stato risposto che l'odg prevede tutte le richieste dei sindacati. Allo stato attuale - ha aggiunto - sembra che debba succedere qualcosa. Speriamo non sia niente di traumatico, perché - ha spiegato - non sappiamo se vogliono rompere o se vogliono entrare nel merito».

E Milillo ha attaccato le Regioni a tutto campo entrando anche nel merito del Patto per la salute. «Il problema - ha sostenuto - è di tipo politico, dipende dalla volontà di alcune Regioni, della Conferenza delle Regioni e del presidente che la rappresenta, quindi di Vasco Errani. Il problema - ha aggiunto - é un apparato funzionariale, burocratico che col potere che gli viene conferito fa ciò che vuole e che cerca anche di rafforzare ulteriormente il proprio potere limitando le potenzialità del singolo professionista, dipendente o convenzionato, che non viene inteso come apportatore di beneficio ma solo come strumento. Ma questo - ha concluso - è un cancro dell'Italia, non solo della sanità»

«Anche per quanto attiene al Patto della salute - ha replicato ancora Montaldo - Milillo non si risparmia un attacco alle istituzioni regionali e al presidente della conferenza delle Regioni, ritornando sul ritornello delle Regioni buone e cattive, prevalentemente cattive, finendo per auspicare il ritorno di un neo centralismo. I tempi del Patto si sono sicuramente allungati, ma nel frattempo è cambiato il Governo, per fortuna non il ministro, e c'è voluto non poco tempo per avere qualche certezza delle risorse disponibili, fattore non proprio banale. Il dottor Milillo sa con quanta determinazione si è lavorato per far partire la contrattazione per la convenzione dei medici di medicina generale che - non è ozioso ricordarlo - è in questo momento l'unica pubblica in corso. Lavoriamo – conclude Montaldo - per un confronto di merito e faremo sicuramente meglio alla sanità italiana e ai medici».