Lavoro e professione

Medici di controllo Inps: Fimmg propone al Governo il Polo unico

In occasione del Consiglio dei ministri del 30 aprile scorso, il Governo ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere proposte, suggerimenti e considerazioni utili alla stesura della riforma della Pubblica amministrazione che il Consiglio dei ministri approverà il prossimo 13 giugno.

Tre le linee guida da cui partirà l'azione del Governo:

- il cambiamento comincia dalle persone;
- tagli agli sprechi e riorganizzazione dell'Amministrazione;
- gli Open data come strumento di trasparenza. Semplificazione e digitalizzazione dei servizi.

La Fimmg ha inviato oggi il proprio contributo con la «Proposta di razionalizzazione e semplificazione degli accertamenti medico-legali sulle assenze per malattia dei pubblici dipendenti», progetto noto come Polo unico della medicina di controllo, già condiviso da diversi soggetti ed Istituzioni.

Il «Polo unico della medicina di controllo», accentrando in un'unica gestione sotto l'egida dell'Inps - spiega la Fimmg - razionalizza e rende efficiente la funzione del controllo dello stato di salute dei lavoratori in malattia, anche mediante l'impiego di medici che, iscritti nelle liste speciali ivi costituitesi, fin dagli anni ottanta hanno operato con ottimi risultati in tema di contrasto all'assenteismo, la cui lotta non appare assolutamente di secondo profilo rispetto ad altri filoni di moralizzazione da perseguire se consideriamo che si perdono oltre 150mila anni lavoro\anno e che solo nel settore privato il business malattia genera circa 5 miliardi di euro/anno in contributi pagati, indennità erogate e integrazioni contrattuali.

I vantaggi del Polo unico secondo la Fimmg sono almeno cinque:

1. qualità dei controlli. A partire da una univoca regia manageriale a cura dell'Inps – che si giova di atti regolamentari a valenza nazionale (circolari e modus operandi) – la maggior qualità dei controlli si sostanzia in uno standard operativo consolidato, i cui capisaldi sono:
a.certezza dell'esecuzione degli incarichi affidati (le Asl fanno fronte solo a circa 1/3 dei controlli datoriali richiesti a fronte dell'oltre 90% dei controlli datoriali effettuati da Inps qualora richiesti);
b. livelli di provvedimenti idoneativi oscillanti dal 20 per cento al 50 per cento in alcune aeree geografiche a fronte del 4 per cento mediamente fornito dalle Asl;
c. completezza e rigore dell'atto medico puntualmente annotato nel verbale telematico, codificato mediante ICD9-CM, controllato dalla supervisione degli uffici medici INPS;

2. scelta appropriata delle visite mediche di controllo domiciliare nel pubblico. La possibilità per il Centro medico legale Inps di vedere la diagnosi – oggi oscurata – e l'uso del data mining per la scelta delle visite mediche di controllo da espletare sui lavoratori pubblici consentirebbe di usare metodi di scelta rapportati non solo ai comportamenti dei lavoratori ma anche all'effettiva tipologia della malattia;

3. uniformità dei controlli e di giudizio per tutti i lavoratori. Attraverso l'applicazione sia nel privato che nel pubblico di una stessa metodologia, maturata in un'esperienza oramai ultra ventennale, si può garantire un'omogeneità applicativa territoriale altrimenti impensabile;

4. razionalizzazione della spesa: l'impatto economico del costo della riorganizzazione sarebbe sicuramente inferiore alla somma di quanto lo Stato ha stanziato fino ad oggi , attraverso i vari organi preposti ai controlli, con possibilità anche, mediante una rimodulazione e ottimizzazione del compenso per i medici, di un consistente risparmio e univocità di costo della singola visita su tutto il territorio (senza la disparità di tariffari oggi vigente), predeterminandolo e semplificando le procedure di fatturazione e riscossione delle stesse da parte dell'Inps con ulteriore risparmio del personale a tale funzione dedicato;

5. maggiore efficacia nella lotta agli abusi, all'assenteismo e alle truffe con rigore metodologico, con una regia univoca informaticamente supportata e con immediatezza di risposta e di output.

La Fimmg ricorda anche che Il Polo unico della medicina di controllo, è già stato «condiviso e auspicato dalla stessa Inps», presentato da vari gruppi parlamentari in molte proposte emendative di decreti legge , accolto come ordine del giorno nell'ultima legge di stabilità , ed è una ipotesi recentemente esaminata dalla XII commissione Affari sociali della Camera nell' ambito della «Indagine conoscitiva sull'organizzazione dell'attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia» con «sostanziale unanimità di consensi tra i soggetti auditi (ministeri; Inps; sindacati).